Regia di D.J. Caruso vedi scheda film
Interessante thriller canadese, con protagonista Angelina Jolie nei panni di un’agente speciale dell’FBI chiamata a dare il proprio parere su un serial killer che a Montreal diffonde il panico da anni. Ileana Scott, col suo fiuto straordinario per i dettagli, ne traccia il profilo: è un maniaco che insoddisfatto della propria vita si appropria di quella degli altri, dopo averli seguiti ed analizzati per bene, ed ovviamente uccisi…
La Jolie torna nei panni di un componente dell’FBI dopo “Il colleziosta”. Ma stavolta è lei il capo, e dalle sue (floride) labbra pendono tutti, dai colleghi al testimone Costa (Ethan Hawke), fino alla madre del serial killer (Gena Rowlands). Il suo personaggio è adeguatamente rude ed altrettanto irremovibile, tanto da dare sicurezza all’intera squadra; proprio dal suo vacillare, quando la faccia di ghiaccio (di legno, obietterà qualcuno) si apre a qualche sorriso (nonché ad un animalesco amplesso che rimane la scena più memorabile del film), la sorpresa è dietro l’angolo. La storia è discretamente intrecciata e i colpi di scena credibili, con una certa efficacia sullo spettatore, compreso l’epilogo nella casupola in Pennsylvania.
Di livello il cast tecnico: al montaggio c’è nientemeno che l’ottantenne Anne V. Coates – “Lawrence d’Arabia”, “The elephant man”), alla colonna sonora il maestro Philip Glass (“Lezioni di piano”).
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