Regia di Icíar Bollaín vedi scheda film
Come spesso si dice che un uomo cucina meglio di una donna, così credo si può dire che altrettanto spesso in fotografia e nel cinema una donna riesce a far emergere una tecnica di qualità grazie alla sua particolare sensibilità e capacità di riconoscere il bello nell’arte.
La regista ha “cucinato” questo film con ingredienti quasi perfetti, senza eccedere in sapidità e con sapori scontati.
Un “piatto” purtroppo molto realistico che mostra come nei rapporti, anche quando non si arriva a quegli eccessi, affiora spesso quell’atteggiamento nella vita di tutti i giorni.
Da vedere non solo perché il caso estremo è qui rappresentato con rara bravura, oltre che dalla regia anche dall’ottima protagonista, ma perché è l’analisi psicologica che denuncia la diffusa inadeguatezza dell’approccio che spesso l’uomo ha verso la donna.
P.S. Purtroppo “lo spettacolo continua”!
L’essere andato al cinema non vuol dire che ho accettato supinamente “le invasioni barbariche” dell’Iraq da parte di alcuni paesi occidentali tra cui il nostro, di cui non voglio essere considerato complice.
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