Regia di Icíar Bollaín vedi scheda film
Voto 7,5. Il cinema spagnolo gode di buona salute e questo film contribuisce a dimostrarlo. Si parla, senza retorica e senza esibizione, di violenza tra le mura domestiche. La vicenda è triste e realistica, i due protagonisti sono persone comunissime, prede delle loro nevrosi e passioni. Benché la regista sia donna e benché, tra il marito e la moglie della vicenda, non si possa che stare dalla parte della moglie, non lo definirei un film "femminista". I casi di violenza di mogli contro mariti non esistono. Sarebbe come definire "maschilista" un film sul calcio o sulla boxe. Convincente è anche l'approccio alle psicoterapie, di gruppo e individuali, con uno spiraglio nel finale che sembra aprirsi sulla psicoanalisi.
Triste, dolce, come meritava questo film.
Proprio nulla.
Già visto in "I lunedì al sole": è migliorato.
Misurata, quasi discreta nel tratteggiare i personaggi.
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