Una notte, Pilar decide di andarsene di casa con il figlioletto Juan e di rifugiarsi dalla sorella Ana. Antonio, il marito violento, riesce a convincerla a tornare con lui. Ben presto la situazione sembra essere migliorata, Pilar ha trovato un lavoro e l'uomo sta cercando di tenere sotto controllo i suoi scatti d'ira con l'aiuto di un terapista. Ma basta poco perché tutto precipiti...
Note
L'attrice Icíar Bollaín (_Terra e libertà_ di Ken Loach), dal 1992 si diletta anche dietro la macchina da presa con piglio femminista e stile che va oltre il mestiere. L'unico rimprovero è nel fatalismo forzato che emerge anche in questo film. Ottime invece le prove degli attori.
Un film bellissimo, del quyale mi sono perdutamente innamorato, così come dell'interpretazione di Laia Marull, bellissima, dolcissima e tremendamente brava!
Non si può giocare a nascondersi troppo, perchè alle fine qualcuno ti trova e scopre il bluff. Nella cecità dell'abbandono esiste anche il ricordo. Non bisogna uscire senza lasciar detta almeno una parola. Morboso ed egoisticamente superfluo.
Tema scottante la violenza domestica, un argomento difficile da trattare e da restituire su grande schermo senza incorrere in futile retorica o siparietti superficiali. Iciar Bollain, prima di essere regista, è una donna ed il suo "Ti do i miei occhi" è un ritratto sentito ed intenso, forse femminista, forse eccessivamente didascalico ma senz' altro sincero e… leggi tutto
Prendi Ingmar Bergman e trasportalo a Toledo, nella piccola provincia madrilena. Scene da un matrimonio, face to face, con un marito irascibile e manesco e una moglie ancora troppo fragile per riuscire a tenere a debita distanza le intermittenze del cuore del focoso compagno. Almeno fino al giorno in cui la classica goccia fuoriesce da un vaso colmo di delusioni e frustrazioni. Le belle… leggi tutto
Un film bassamente ricattatorio. Trattare i rapporti umani con questa superficiale ipocrisia è letteralmente criminale. Regia fintamente essenziale e recitazione da fiction televisiva. Solo il doppiaggio riesce in peggio. Che plateali spettacolarizzazioni del genere restino confinate nel sottobosco catodico, loro habitat naturale. leggi tutto
Non potendone più dei continui maltrattamenti e delle botte prese dal marito irascibile e manesco, Pilar (Marull) decide di trasferirsi a casa della sorella (Pena) insieme al figlioletto. Suo marito (Tosar) comincia allora a seguire una terapia di gruppo allestita da uno psicologo che tratta casi come il suo. Incoraggiata dal tentativo del marito e dall'insistenza con cui quest'ultimo…
Ti do i miei occhi Spagna 2003 la trama: Una notte, Pilar decide di andarsene di casa con il figlio Juan e si rifugia dalla sorella Ana. Antonio, il marito violento, riesce a convincerla a tornare con lui.Non servirà perché Antonio è schiavo del suo carattere debole e prepotente verso Pilar. La recensione: Ti do i miei occhi di Iciar Bollain è un film sulla…
Girato nella splendida Toledo,una storia familiare incline alla violenza e alla repressione da parte del marito verso la moglie.Uno dei migliori film sul tema che abbia mai visto con una interpretazione degli attori a di poco sublime,specie Tosar,molto immedesimato nella parte.Ha raccolto molti premi,tutti meritati.Imperdibile.
Tema scottante la violenza domestica, un argomento difficile da trattare e da restituire su grande schermo senza incorrere in futile retorica o siparietti superficiali. Iciar Bollain, prima di essere regista, è una donna ed il suo "Ti do i miei occhi" è un ritratto sentito ed intenso, forse femminista, forse eccessivamente didascalico ma senz' altro sincero e…
Radiografia in nero di una passione non sopita.Scene da un matrimonio infelice in cui la crudeltà non è solo fisica ma anche e soprattutto psichica.E viene il momento di dire basta.Di cercare di andare alle radici della confusione che genera un rapporto così travagliato.Pilar assieme al figlio Juan va a vivere dalla sorella per fuggire dal marito Antonio che la maltratta…
....NON PIACE........Vorrei partire da qualche esempio concreto di distorsione della realtà, per quanto riguarda il doppiaggio. Film come “Maria full of grace”, -“Ti do i miei occhi”, “Bread and roses”,…
Voto 7,5. Il cinema spagnolo gode di buona salute e questo film contribuisce a dimostrarlo. Si parla, senza retorica e senza esibizione, di violenza tra le mura domestiche. La vicenda è triste e realistica, i due protagonisti sono persone comunissime, prede delle loro nevrosi e passioni. Benché la regista sia donna e benché, tra il marito e la moglie della vicenda, non si possa che stare…
FILM SEMPLICE MA ALLO STESSO TEMPO PROFONDO E NON BANALE VISTO CHE TRATTA LA VIOLENZA E L'AMORE ALLO STESSO TEMPO,MERITA SENZ'ALTRO DI ESSERE VISTO.E' DAVVERO UN MISTERO CHE NON RIESCE A CAPIRE NEANCHE CHI CERTE VIOLENZE LE ABBIA VISSUTE IN PRIMA PERSONA:UOMINI CHE PICCHIANO DONNE CHE AMANO,E DONNE CHE NN LI DENUNCIANO MA CONTINUANO A VIVERCI INSIEME.MOLTO BRAVI GLI ATTORI UNO SU TUTTI LUIS…
Come spesso si dice che un uomo cucina meglio di una donna, così credo si può dire che altrettanto spesso in fotografia e nel cinema una donna riesce a far emergere una tecnica di qualità grazie alla sua particolare sensibilità e capacità di riconoscere il bello nell’arte.
La regista ha “cucinato” questo film con ingredienti quasi perfetti, senza eccedere in sapidità e con sapori…
Un film bassamente ricattatorio. Trattare i rapporti umani con questa superficiale ipocrisia è letteralmente criminale. Regia fintamente essenziale e recitazione da fiction televisiva. Solo il doppiaggio riesce in peggio. Che plateali spettacolarizzazioni del genere restino confinate nel sottobosco catodico, loro habitat naturale.
Prendi Ingmar Bergman e trasportalo a Toledo, nella piccola provincia madrilena. Scene da un matrimonio, face to face, con un marito irascibile e manesco e una moglie ancora troppo fragile per riuscire a tenere a debita distanza le intermittenze del cuore del focoso compagno. Almeno fino al giorno in cui la classica goccia fuoriesce da un vaso colmo di delusioni e frustrazioni. Le belle…
Spinto dal mio desiderio di abbandonare un attimo il made in Usa…Ti do i miei occhi. Film spagnolo del 2003 distribuito da LuckyRed. Alla regia una donna:Iciar Bollain.Che dire?Velocemente. Regia nascosta (oggi mi sento buono…
come dire delicato ad un piatto che non sa di nulla!)
Attori piccoli . La sceneggiatura si riscatta solo grazie ad un finale atipico.
Nonostante questo la…
E’ incredibile che per vivere al cinema una delle scene di sesso/amore più dolcemente romantiche ed emozionanti che si siano mai viste bisogna sprofondare nella storia di violenza e dolore di Pilar (Laia Marull) e Antonio (Luis Tosar), marito e moglie protagonisti del film/denuncia “Ti do i miei occhi” di Iciar Bollain! Storia di violenza domestica dura ed agghiacciante (per toni…
Non si sa cosa sia accaduto a Pilar che vediamo prendere su le sue cose, svegliare il figlio e andarsene di casa. Di quell’ambiente domestico, solo un paio di pantofole le sono rimaste ai piedi, quando, dopo la fuga in autobus, si getta disperata e sconvolta tra le braccia della sorella. Non si sa cosa abbia potuto fare Antonio, suo marito, per farla scappare così in fretta. Ma, a poco a…
Estremo cinema e bello!!In Italia non sono mancate le occasioni, ma registi e sceneggiatori come Placido e Faenza le hanno sprecate se non buttate via.., questo è un esempio di argomento pieno di trepidazione, con argomenti neofemministi, mai esposti a manifesto,fatti vivere con intensità, grazie anche a degli attori sublimi.Partendo dal titolo, che dice non poco, fino al finale struggente ed…
Ammazzare di botte la moglie è amore?Farlo in presenza di un figlio, un bambino, è amore?Recuperarsi in un gruppo di autoaiuto per mariti violentissimi è amore?Tornare dal marito apparentemente redento è amore?Scoprire che le cose non sono , come si poteva peraltro supporre, cambiate, è stupore? Film ottimo per l' impegno, vi si parla del dramma della violenza domestica, di cui non si dice…
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Commenti (6) vedi tutti
Gli occhi, la bocca, il naso, il corpo di Pilar, una magnifica Laia Marull.
leggi la recensione completa di claudio1959Un film dal contenuto importante...consigliatissimo.
leggi la recensione completa di ezioUn film bellissimo, del quyale mi sono perdutamente innamorato, così come dell'interpretazione di Laia Marull, bellissima, dolcissima e tremendamente brava!
commento di RageAgainstBerluscaNon si può giocare a nascondersi troppo, perchè alle fine qualcuno ti trova e scopre il bluff. Nella cecità dell'abbandono esiste anche il ricordo. Non bisogna uscire senza lasciar detta almeno una parola. Morboso ed egoisticamente superfluo.
commento di essereVOTO : 6 Profondo e riflessivo ma lo stampo è troppo televisivo anche se gli attori sono sicuramente capaci.
commento di supadanyfilm assurdo e imprevedibile.
commento di IVANSELVA