Quando Karl Rossmann, il giovane protagonista di _Amerika_ di Franz Kafka, sbarca a New York vede subito la Statua della Libertà. Non gli appare come un'immagine rassicurante perché è una figura mastodontica, destabilizzante e minacciosa, che ostenta una spada vendicatrice, molto diversa dalla celebre fiaccola della speranza. Comincia così l'avventura del ragazzo che i genitori avevano scacciato dalla Praga dei primi del Novecento, spedendolo alla conquista della fortuna.
Note
Il rapporto col testo è puramente illustrativo, gli agganci con l'attualità prevedibili e banali. Ma forse è colpa e merito della ripresa, la quale evidenzia impietosamente tutti i trucchi di un teatro molto tradizionale, che fa a pugni costantemente con il cinema. Le prime vittime sono gli attori, inchiodati a trucchi e mosse che sullo schermo sono insostenibili.
Kafka non è più intraducibile di Kleist o Freud. Si suppone che Kafka non sia cinematograficamente "rappresentabile" solo perchè i piani di lettura dei suoi racconti, dei suoi romanzi sono davvero molteplici e, affrontando questo autore, si teme troppo e a sproposito di non risultare esaustivi a sufficienza, quasi che la scelta , deliberata e responsabile, di alcune chiavi ermeneutiche e non… leggi tutto
Ripresa cinematografica, pura e semplice, dello spettacolo omonimo di Maurizio Scaparro andato in scena la scorsa stagione, questo “film” inaugura un ambizioso progetto di sinergia tra cinema e teatro (“Teatro è cinema”, addirittura), con una fulminea apparizione in qualche sala e poi la distribuzione in Dvd. Ma la partenza non lascia granché sperare. Il testo-base è il celeberrimo… leggi tutto
Ripresa cinematografica, pura e semplice, dello spettacolo omonimo di Maurizio Scaparro andato in scena la scorsa stagione, questo “film” inaugura un ambizioso progetto di sinergia tra cinema e teatro (“Teatro è cinema”, addirittura), con una fulminea apparizione in qualche sala e poi la distribuzione in Dvd. Ma la partenza non lascia granché sperare. Il testo-base è il celeberrimo…
Kafka non è più intraducibile di Kleist o Freud. Si suppone che Kafka non sia cinematograficamente "rappresentabile" solo perchè i piani di lettura dei suoi racconti, dei suoi romanzi sono davvero molteplici e, affrontando questo autore, si teme troppo e a sproposito di non risultare esaustivi a sufficienza, quasi che la scelta , deliberata e responsabile, di alcune chiavi ermeneutiche e non…
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