Regia di Arthur Lubin vedi scheda film
Seconda trasposizione cinematografica ispirata al romanzo omonimo di Gaston Leroux che propone una variazione interessante della storia di Erik, anche se purtroppo il risultato è solo discreto. Le musiche non coinvolgono, alcuni interpreti non concedono la giusta dose di pathos, soprattutto Susanna Foster non trasmette molto nel ruolo di Christine e poi, le storie e le personalità di alcuni personaggi rilevanti, non risultano del tutto incisive quanto avrebbero potuto essere invece perchè purtroppo, non sono state approfondite a sufficienza. Comunque la sceneggiatura è ben scritta e propone una trama coinvolgente e fluida. Il suo ritmo però si fa veramente avvincente solo a partire dal secondo tempo. Belli inoltre i costumi, ottime le scenografie, molto suggestivi soprattutto le ambientazioni sotterranee del teatro e gradevole e simpatico l'epilogo che mostra il nascere di un'amicizia tra Raoul e Anatole Garron, entrambi innamorati di Christine che non riesce ancora a scegliere chi preferisce.
Discreto.
Bravo, simpatico e talvolta divertente.
Una Christine graziosa, raffinata, ma poco intensa.
Bravo e dinamico.
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