Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Secondo capitolo della vicenda che coinvolge la protagonista Uma Thurman, rimasta vedova alla vigilia delle nozze dopo la ricomparsa improvvisa del suo ex Bill (Carradine). I nodi vengono al pettine e si capisce perché la donna abbia dovuto lasciare dietro di sé una così lunga scia di sangue, la cui ultima stazione è rappresentata dall'assassinio di Bill. Per raggiungere l'obiettivo dovrà cavarsela da sepolta viva, ingaggiare un duello di spada all'ultimo sangue e imparare il meglio delle arti marziali.
Il cinema di Tarantino all'ennesima potenza: diffrazione temporale, sussulti improvvisi di una violenza tanto iperbolica da diventare grottesca, inquadrature assai poco convenzionali, musiche ad effetto ispirate al lounge degli anni '60 e '70, a Morricone e a Bacalov, squarci comici, arti marziali, sangue che schizza come fontane, disquisizioni alte su temi bassi. Rispetto al primo episodio Tarantino sposta lo sguardo da oriente (le arti marziali, i combattimenti con la spada) a occidente (il cinema di Sergio Leone su tutti, campi e controcampi, campi lunghissimi, montaggio incrociato), proponendosi ancora una volta come un feticista del b-movie, geniale miscelatore di cocktail che centrifugano insieme dosi massicce di suspense e bizzarria.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta