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Kill Bill. Vol. 2

Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film

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La recensione su Kill Bill. Vol. 2

di cheftony
5 stelle

(Kill Bill è considerato dal regista un'unica opera, quindi anche la mia opinione riguarderà entrambi i volumi in cui è stato suddiviso.)

Uma Thurman interpreta una donna soprannominata Black Mamba, ex-killer professionista e ridotta in fin di vita, incinta, sull'altare insieme a tutti i presenti. Quattro anni più tardi, la Sposa (altro soprannome) si sveglia dal coma e pianifica la vendetta, stilando una lista delle cinque persone su cui sfogare la propria collera, vale a dire i cinque responsabili del massacro: O-Ren Ishii, Vernita Green, Budd Gunn, Elle Driver e, per ultimo, quello che prima era il suo capo, mentore e amante: Bill. Tutti vecchi colleghi di omicidi, membri di una squadra di feroci assassini. La Sposa dovrà ricorrere, oltre che alla sua sete di vendetta, a tutta le sue abilità con la katana, col kung-fu, con le armi da fuoco, insomma a tutto il suo istinto omicida per sopraffarli...

Cosa ha fatto, in sostanza, Quentin Tarantino? Oltre ad autocitarsi, non ha fatto altro che omaggiare tutto il cinema da lui amato. Parte dai film di arti marziali americani e nipponici e arriva al western di Sergio Leone, passando anche dai revenge-movies e dal poliziottesco, dal trash e dall'horror all'italiana. La fattura è impeccabile per ognuno di questi generi toccati da Kill Bill e il risultato è un giocattolone di quattro ore totali dove Tarantino sembra essersi divertito un monte a giocare con l'assurdo, citando continuamente L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente di Bruce Lee, le musiche di Ennio Morricone, le inquadrature e le trovate di Lucio Fulci.
Capolavoro originale, boiata colossale o esercizio di stile di un Tarantino che, bravissimo, aveva solo intenzione di farsi un sacco di risate? Probabilmente la verità sta in mezzo. E' coinvolgente, ben diretto e ben interpretato, con Uma Thurman, Daryl Hannah e l'ingrassatissimo Michael Madsen sugli scudi quanto a presenza scenica (Carradine è poco incisivo, Lucy Liu inespressiva), riesce a divertire anche chi non riesce a percepire neanche mezza citazione cinematografica, grazie a tanto sangue e azione fumettistica nel primo volume e una violenza più razionale e misurata nel seguito, mista ai soliti dialoghi "alla Quentin". Un buonissimo film d'intrattenimento che mi è sembrato però troppo lontano dall'ispirazione creativa dimostrata ne Le iene e in Pulp Fiction; inoltre, sentire Kill Bill additato come capolavoro di Tarantino da chi NON ha visto i due film sopra citati...beh, è roba da (pardon) incazzarcisi! *** e 1/2

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