Regia di Quentin Tarantino vedi scheda film
Pellicola profondamente diversa rispetto al primo capitolo che punta quasi tutto sulla caratterizzazione dei personaggi e sulla stesura di ottimi dialoghi a discapito dell’azione (che diminuisce notevolmente) e del gore (quasi assente, raggiunge il suo apice nel duello tra la Thurman e la Hannah) in un’atmosfera che ricorda gli spaghetti western (anche per l’utilizzo delle musiche di Morricone). “Kill Bill vol.2”, però, è pur sempre un ottimo film e ha delle fiammate davvero notevoli. Le scene più belle, ad avviso di chi scrive, sono le seguenti: l’addestramento della Thurman con un Gordon Liu (voto: 10) strepitoso nell’interpretare l’eccentrico maestro cinese; la scena ultraclaustrofobica all’interno della bara (qui è il caso di dire che l’allievo, cioè Tarantino, supera il maestro, cioè Lucio Fulci); il dialogo tra la Thurman e un eccellente Michael Parks (voto: 9) (colui che dice alla sposa dove trovare Bill a quasi fine film) che ricorda molto le performances di Hopkins. La regia è buonissima anche se meno virtuosa di quella del vol.1. Eccellenti nel complesso gli attori, i più bravi sono Gordon Liu e Michael Parks (tra l’altro gli unici due ad interpretare nei due volumi due personaggi distinti), ma offrono cmq grandi prove anche Madsen, Thurman, Hannah e Carradine. Cammeo fulmineo x Samuel L. Jackson. Buona la colonna sonora che, oltre ai brani originali di Robert Rodriguez, annovera una gran quantità di pezzi di Ennio Morricone. Il colpo finale con cui la Thurman elimina Bill ricorda “Ken Shiro”. Piacerà di più del primo a coloro che non sono grandi appassionati di B-Movie, viceversa, invece, per chi ama questo secondo genere di film. Voto: 8
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