Regia di Davide Ferrario vedi scheda film
Il mite custode notturno della Mole Antonelliana, la ragazza del fast food dove va a cenare ogni sera, il delinquentello con cui è fidanzata: tipico triangolo fra personaggi in apparenza distanti, che a un certo punto sembra sbandare in direzione Jules e Jim ma poi rientra opportunamente nei ranghi della commedia sentimentale e si chiude beffardamente con... una nuvola di polvere. Ben lungi dall’essere un capolavoro, è però uno di quei film a cui ci si abbandona con vero piacere e partecipazione (tenerissima la scena in cui lei si accorge di essere sempre inquadrata nei filmini amatoriali di lui e capisce i suoi sentimenti): i tipici prodotti medi, ma ben realizzati, di cui tanto si lamenta la mancanza nel cinema italiano d’oggi. Le allusioni cinefile sono forse eccessive, ma giustificate dall’ambientazione (il Museo del Cinema di Torino). Simpatica e non inopportuna, una volta tanto, la voce off (di Silvio Orlando).
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