Regia di Zack Snyder vedi scheda film
Come ho più volte scritto, non sopporto i remake: nel migliore dei casi li trovo inutili, nel peggiore delle bieche operazioni commerciali. Per questo, la visione di questo rifacimento di “Zombi” devo dire che mi ha piacevolmente sorpreso: il film, infatti, è sorprendentemente asciutto e rigoroso, direi quasi “umile” nel suo omaggio al classico di Romero e mai arrogante, come spesso accade ai giovani cineasti che affastellando qualche immagine sgranata e mossa da videoclip pretendono di aver creato uno stile. Invece in questo caso Zack Snyder è abile a dare uno stile “moderno” al suo film senza esagerare nello stile patinato tanto in voga nell’horror contemporaneo. “L’alba dei morti viventi”, quindi, è un discreto film, che non passerà sicuramente alla storia come il suo splendido predecessore, ma che riesce a fornire un intrattenimento dignitoso, grazie ad un ben congegnato mix di angoscia (più che di spaventi), splatter (poco, per fortuna), umorismo nero (divertentissima la parte centrale) e pessimismo cosmico su una nuova umanità di decerebrati, la cui idiozia si trasmette come un virus che non è possibile contenere. Non un capolavoro, non un film indimenticabile, ma un prodotto dignitosissimo: voto sufficiente.
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