Regia di Pierre Salvadori vedi scheda film
Voto 8,5 per questo film spigliato, divertente e intelligente. La sceneggiatura è ottima e sorretta da un Daniel Auteuil in stato di grazia, come spesso gli accade. Le scene all'interno del ristorante in cui lavora il protagonista sono luminose, trascinano lo spettatore nel ritmo nervoso di sala e cucina. Ben tratteggiate sono le figure di contorno, dalla bravissima Sandrine Kiberlain a Michèle Moretti. Qualche perplessità suscita in effetti il personaggio interpretato da José Garcia, che tuttavia si riscatta nella parte finale del film. Una commedia senza cadute di tono, con frequenti colpi di scena e trovate quasi comiche.
Un aspirante suicida per pene d'amore viene salvato in extremis dal caposala di un grande ristorante parigino, che tenta di aiutarlo fino all'abnegazione. Il rapporto che nasce tra i due modificherà profondamente le loro esistenze.
C'è una canzoncina-filo conduttore leggermente ripetitiva e invadente. Per il resto, musiche accettabili.
Una bellezza particolare, diafana, ma soprattutto un'attrice molto convincente.
Fa troppo il tontolone nella parte iniziale del film; dopo di che, migliora.
Il solito mostro di bravura, capace di calarsi indifferentemente e al meglio in personaggi da commedia o drammatici. Qui fa ancora centro, con momenti di autentica comicità.
Agile e sicura. Per tutto il film, si respira una gradevolissima atmosfera parigina.
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