Regia di Luna (María Lidón) vedi scheda film
E' un documentario sulla vita, tra scelte obbligate e narcisismo, di chi si prostituisce o si mantiene attraverso l' industria del sesso(porno, club, agenzie d' incontri eccetera).Nulla di nuovo sotto il sole, comunque.Il tentativo di creare un filo rosso narrativo(la scrittrice invisibile che esamina le interviste, materia del film, per trarne un libro- verità, la contaminazione tra mercenarie vere e attrici, come Daryl Hannah, in attesa di scrittura e puttana per campare, o Denise Richards, 24 enne vergine(?) con problemi di soldi ma riluttante a vendersi al primo fotografo porco che incontra) sono strumenti usurati di questo genere tra la fiction e la verità, trattato con uno sguardo apparentemente fenomenologico ma talvolta grondante moralismo, con effetti digitali piuttosto ridondanti e fastidiosi e un doppiaggio che fa rimpiangere le versioni pasoliniane e arbasiniane dei film di Morrisey in Italia.E' un film da mostrare nelle scuole, come si dice, perchè illumina didatticamente la realtà delle puttane/schiave dell' Est europeo, insegna a utilizzare il profilattico nei rapporti sessuali a rischio, invita a non demonizzare stili di vita alternativi alla maggioranza.
Nessuno scandalo, nessuna trasgressione: anzi, essendo fondamentalmente tutta e soltanto una questione di soldi, verrebbe quasi da leggere questo film come una piuttosto piatta analisi del capitalismo contemporaneo, della mercificazione a cui nessuno sfugge in una realtà che ha perduto di vista non già i "valori" ma la sua ragion d' essere, la creatività, un reale spirito di sfida e cambiamento anche (o soprattutto)attraverso il sesso.
La domanda, per questo film comunque potabile(anche se manca dell' asciuttezza di Whore, ad esempio, analogo esperimento condotto qualche anno addietro da Ken Russel)è sempre quella:perchè il giusto il bello e il buono è condannato, in questi nostri tempi di penombra accecante, a rivelarsi, nella migliore delle ipotesi, oggetto di cupa disamina sociologica quando non referto di un carattere tanatologico che ha imbrigliato l' esistenza e molto cinema che vorrebbe rappresentarla?
Bella la puttana africana.
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