Regia di Miklos Jancso vedi scheda film
giochi di potere nella corte ungherese. apparentemente si vuole che gaspar(laszlo gallfi) diventi il nuovo re d'ungheria. fatto tornare apposta dall'italia. in realtà tutti tramano per arrivare al potere. l'impianto teatrale della scenografia fissa e della parola viene dinamizzato all'estremo grazie ai movimenti della telecamera e agli spostamenti elementari degli attori sul set. è tutto un gioco, tutto un trucco per rendere l'azione in un film che non dovrebbe averne. la troupe di attori che ha accompagnato gaspar e che dovrebbe rappresentare boccaccio viene osteggiata in ogni modo, ma è proprio per questa impossibilità a rappresentare una normale piece di teatro che in effetti invece si recita e si svelano i meccanismi teatrali delle strategie di potere e degli attori che svolgono ruoli più o meno importanti all'interno della vicenda storica. sperimentale in continuo movimento come pianeti che orbitano nella propria orbita, il regista e gli attori danno il meglio di sè in quello che potrebbe essere un claustrofobico quanto sterile esercizio di stile. grande ninetto davoli, mai stato così bravo a recitare, diretto sapientemente da un regista che ha saputo utilizzarlo al meglio come attore che recita e che non gioca. teresa ann savoy, attrice sparita troppo presto, bellezza inconsueta nel nostro cinema e forse adatta a quegli anni, mai così vestita.
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