Regia di Vincenzo Rigo vedi scheda film
Due giovani amici - Giulio e Max - se la spassano e vanno in cerca di conquiste amorose, cercando di rimandare al più tardi possibile l'ingresso nel mondo del lavoro. Dora, piacente e malmaritata, non attendeva altro che di conoscere i due ragazzi, uno alla volta.
Terza e ultima regia - in tre anni - per Vincenzo Rigo, terzo tentativo fallito di 'dare al pubblico quello che vuole', di girare un prodottino di poche ambizioni, ma chiare: poca arte, molto artigianato, mezzi limitati e guadagno sufficiente per rimanere a galla. E così dopo un thriller (Gli assassini sono nostri ospiti) e una commedia (Zelmaide - Passi furtivi in una notte boia), Rigo dà alla luce questo filmetto erotico che rappresenta sicuramente l'anello debole della sua breve ma intensa filmografia. Soggetto di Livio Musso e del regista, che da solo scrive la sceneggiatura: una storia traballante e messa insieme alla meglio, con le chiare intenzioni di spogliare di tanto in tanto la bella protagonista (Carmen Villani, principalmente cantante, ma in quel periodo parecchio impiegata al cinema) e di filosofeggiare con ironia sulla bella vita goliardica e spensierata dei giovani. Naturalmente il primo proposito ha il sopravvento sul secondo, sebbene le scene di sesso siano sempre piuttosto caste (i nudi non mancano, però: tranquilli); nel cast anche il celeberrimo pornodivo Harry Reems, che pochi anni prima era entrato nell'immortalità dell'hard interpretando il dottore di Gola profonda (Gerard Damiano, 1972), Armando Celso, Alberto Squillante e Pietro Tordi. Dopo quest'ultimo insuccesso cinematografico, Rigo intraprese la via della tv, lavorando per emittenti private regionali. 2/10.
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