Regia di Alex Infascelli vedi scheda film
Il secondo film di Alex Infascelli (dopo Almost Blue), da un soggetto di Ammaniti, è un racconto morale in forma di thriller. Parte da un antefatto drammatico e cruento in cui è coinvolta un’ispettrice di polizia, ma abbandona quella pista dopo averla utilizzata per “segnare” uno dei due personaggi femminili principali. Chiuso il prologo, la macchina da presa e il copione ingaggiano un match polemico, caustico, non nuovissimo, contro un certo uso della Tv, i meccanismi e le tante vanità dei talk-show trasformati in “reality” dell’autopromozione, delle illusioni sotto costo. La Tv, con il suo Sonia Norton Show (condotto da una Neri, impassibile e cinica) non è la madre di tutti i mali, ma è il set, la causa scatenante di una frustrazione pericolosa. È la concausa del movente di una serie di sequestri di persona su cui la polizia indaga. È la testimone puntuale e in esclusiva della fine di un incubo da cronaca nera. Nel film ci sono alcune incongruenze e non sempre la tensione della suspense e le notazioni grottesche si coniugano senza scossoni. Le due protagoniste sono brave e convincenti. Infascelli vuole fare film di genere e ha il talento per realizzarli in un cinema italiano avaro di format...
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