Regia di Alex Infascelli vedi scheda film
Infascelli esordiva nel 2000 con Almost blue; qui è alla seconda prova dietro alla macchina da presa ed ha dalla sua un invidiabile cast (Mastandrea; Buy; Francesca Neri; Giallini; Bobulova) ed un soggetto "d'autore", ovvero un racconto di Niccolò Ammanniti. E, per quanto il film sia intenso, ricco di emozioni e colpi di scena, vivace, scattante, allo stesso tempo pretende un po' troppo. E cioè: di moralizzare sullo squallido stato del teleschermo nostrano e di denunciare il degrado culturale cui la nazione va incontro a braccia aperte. Un po' eccessivo soprattutto per una storiella (pur sceneggiata da Antonio Manzini) che ha dell'inverosimile, del fasullo (mentre si propone specchio dei suoi tempi), dell'infantile e del ridicolo (dove vorrebbe essere grottesca: vedi il Toro Scoreggione, che già di per sè basta a far venire la voglia di spegnere tutto e uscire di casa). Come thriller ha il suo perchè, come parabola moraleggiante va dimenticata in fretta; colonna sonora efficace e per nulla invadente di Morgan, che compare anche in un cameo. 5/10.
Alcune celebrità tv spariscono in serie: le indagini della polizia portano ad una puntata di una popolare trasmissione in cui tutti gli scomparsi erano contemporaneamente presenti. Verranno rintracciati ad un passo dalla tragedia.
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