Regia di David Grieco vedi scheda film
Una storia efferata e truce, purtroppo reale, che non conoscevo e che mi ha turbato nella sua messinscena così cruda e atroce. La difficoltà di affrontare un film come questo è quella di riuscire a sondare l'animo e la malattia del serial killer. Grieco cerca di dare una sua giustificazione, seppure semplicistica, ma il film alla fine risulta essere un valido documentario su ciò che è stato, su ciò che può accadere. Il film comunque funziona e la suspence, ma anche l'orrore, sono onnipresenti, così come l'inquietante camminata di Evilenko e la pazzia che gli si legge in faccia.
Ho trovato la sua interpretazione in questo film consona alla pazzia che emerge dal suo viso consumato. Certo che i suoi commenti in certe interviste sull'Arancia Meccanica tesi a sminuire Kubrick lo rendono proprio supponente e detestabile...
Grieco costruisce con grande capacità e intuizione visiva la serie di omicidi e la vicenda psicoanalitica, anche se il risultato è da documentario. Interessante però lo spunto finale, la sfida dello sguardo folle di Evilenko che cerca di ipnotizzare anche lo spettatore.
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