In un villaggio di capanne nel Senegal la vita scorre tranquilla nel rispetto delle leggi ambientali e dei riti tribali. A volte si invoca la pioggia e a volte il vecchio dio, un idoletto di legno, la manda per la gioia di tutti. Matrimoni e ripudi vengono operati secondo formule antiche. Il crollo di questo mondo primitivo arriva con i primi camion dei bianchi, guidati peraltro da gente di colore, che abbattono alberi per aprire nuove strade. Poi il villaggio viene dato alle fiamme...
Note
Mescolando immagini fantastiche ad altre surreali Ioseliani trova un miracoloso equilibrio tra sguardo etnografico e visioni oniriche.
Pensavo d'averlo tenuto anni fa e non lo trovo : probabilmente a questo punto l'avevo dimenticato di Recensire.Comunque assai complicato da seguire causa scarsi Subs in Italiano e mi ha ricordato il sottoscritto in una località in Nigeria settentrionale verso la fine dei '70's quando ero piccolo.voto.5.
Troppo surreale e felliniano, nonché noioso, senza dimenticare le difficoltà linguistiche (pochissimi sottotitoli ed in francese). Perdiamo un'altra volta l'Eden senza nemmeno combattere.
In un villaggio del Senegal la vita trascorre tranquilla. Fino a quando non arrivano dei camion che trasportano i tronchi degli alberi tagliati per far posto a una strada a rompere equilibri che, attraverso la perpetua ripetizione di usi e riti tribali, duravano da secoli.
Equilibrando sapientemente favola e realtà, Otar Iosseliani fa il punto sull'etnocentrismo occidentale attraverso la… leggi tutto
Le recensioni lette aiutano molto a capire le dinamiche della pellicola. Purtroppo non sono sufficienti a farmelo apprezzare.
Troppo surreale e felliniano, senza dimenticare le difficoltà linguistiche (pochissimi sottotitoli ed in francese).
Inoltre è decisamente noioso. Pensavo fosse più vicino ad un documentario, invece le 'aggiunte' falsano… leggi tutto
ItaliAtlantide.
Un'ennesima imbarcazione è stata avvistata, in panne, alla deriva nel Mediterraneo.
Coordinate per un tentativo di ricerca, soccorso, recupero e salvataggio: Museo…
Le recensioni lette aiutano molto a capire le dinamiche della pellicola. Purtroppo non sono sufficienti a farmelo apprezzare.
Troppo surreale e felliniano, senza dimenticare le difficoltà linguistiche (pochissimi sottotitoli ed in francese).
Inoltre è decisamente noioso. Pensavo fosse più vicino ad un documentario, invece le 'aggiunte' falsano…
Cosa sta aspettando la "comunità islamica" - ad esempio, in Italia - per poter decidere finalmente ch'è giunto il momento di fondare un suo partito politico che le possa dare una degna rappresentanza?…
Nato in Georgia nel 1934 dopo studi di musica si iscrive alla scuola di cinema di Mosca dove si diploma in regia. Subito un film " Aprili" e subito lo scontro con il governo sovietico che non gradisce la sua…
Scrive Christian Norberg-Schulz (Genius Loci, Electa, Milano 1979): “L’uomo abita quando ha la capacità di concretizzare il mondo.” ”L’architettura appartiene…
Dietro la sua apparente spensieratezza, il cinema di Otar Iosseliani è percorso da un pessimismo greve per la perdita dell'utopia. Ma il suo modo di fare non è mai saccente o professorale, tutt'altro, ha…
In un villaggio del Senegal la vita trascorre tranquilla. Fino a quando non arrivano dei camion che trasportano i tronchi degli alberi tagliati per far posto a una strada a rompere equilibri che, attraverso la perpetua ripetizione di usi e riti tribali, duravano da secoli.
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Presenta all'inizio un mondo diverso, quasi capovolto, di un villaggio africano in cui gli uomini lavano i panni e le donne vanno a caccia, e gradatamente ce lo rende familiare, attraverso molti aneddoti e dettagli intimi colti con delicatezza e naturalezza; la vita del villaggio scandita da passaggi di un camion che trasporta tronchi tagliati e operai che vanno a tagliarli, a preparare…
Una taglist con il punto esclamativo. L'idea non è nostra ma dell'utente Roark: abbiamo trovato tanto azzeccata la sua playlist omonima che trasformarla in taglist era una soluzione necessaria. Gli abbiamo fatto così…
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trailer caruccio, mi ci ficco. o fico? mah....d'altronde la pubblicità sa vendere bene, come un rivenditore di frigoriferi al polo. sarà un buon film? e che cos'è un buon film? datemi cinque minuti come dico io....…
leggo una play dove si dice che in questo sito pare tabù parlare di quello accade nel mondo, che siamo un'oasi felice... sfoglio le play e arrivo naturalmente a ZOMBI di rototom. basta leggersi quella play e caro…
casualmente. sempre su raisat. registrati. visti d'istinto, così. il film di iosseliani mi ha ricordato kiriku e la strega karabà. per i colori, per le sensazioni sospese di fiaba. inizia due volte. inizia nel mondo…
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Commenti (3) vedi tutti
La vita caotica in un villaggio del Senegal tra disboscamenti selvaggi e territori fatti di poche cose.
commento di ezioPensavo d'averlo tenuto anni fa e non lo trovo : probabilmente a questo punto l'avevo dimenticato di Recensire.Comunque assai complicato da seguire causa scarsi Subs in Italiano e mi ha ricordato il sottoscritto in una località in Nigeria settentrionale verso la fine dei '70's quando ero piccolo.voto.5.
commento di chribio1Troppo surreale e felliniano, nonché noioso, senza dimenticare le difficoltà linguistiche (pochissimi sottotitoli ed in francese). Perdiamo un'altra volta l'Eden senza nemmeno combattere.
leggi la recensione completa di Brady