Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
Il mio secondo omaggio a Tomas Milian (dopo il film d'autore di Antonioni) in un polar che fa gelare il sangue nelle vene....da recuperare.
odia
Bandito da quattro soldi ed eterno perdente Giulio Sacchi (Milian) si trasforma in una belva che non si ferma davanti a niente e i morti innocenti si moltiplicano ,mettendo in seria difficolta' il commissario Grandi (Silva) che in mancanza di prove sara' costretto a farsi giustizia da solo.Diventato un classico del poliziesco all'italiana nonostante le intenzioni del regista Umberto Lenzi fossero quelle di farne un noir,resta comunque un'opera avvincente e spettacolare,soprattutto nella rappresentazione disumana della violenza.Tutti gli ingredienti sono stati collocati nel punto giusto per essere cucinati dalla mano esperta di un cuoco come Lenzi,perche' bisogna ammetterlo "Milano Odia" e' un prodotto cosi' particolare ,una scheggia impazzita all'interno della produzione seriale del periodo,quel piccolo ,grande cult movie che oggi tutti riconoscono come tale.Tomas Milian ai massimi livelli in un noir che fa gelare il sangue nelle vene,e la sua figura di Giulio Sacchi ,partendo dalla schematizzazione di Gastaldi,si e' cucito addosso nessun pudore e nessuna inibizione un personaggio che restera' nella mente dello spettatore,come un marchio indelebile.Sullo sfondo di una Milano plumbea,fredda e senza sole,sicuramente una delle pellicole piu' claustrofobiche e angoscianti di tutto il
cinema d'azione italiano.Consigliatissimo....e recuperabile in home video.
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