Giulio Sacchi, feroce balordo di periferia, organizza il rapimento di una ragazza, figlia di un ricco imprenditore. Sulle sue tracce il commissario Grandi, che ha capito tutto, anche l'epilogo tragico della vicenda. Dovrà farsi giustizia da solo.
Note
Crudissimo poliziesco che Ernesto Gastaldi sceneggiò stando attento al clima di tensione dell'epoca. Venne accusato di fascismo, specie per la definizione dello sbirro (Henry Silva, una volta tanto "buono"), ma rivisto oggi è soprattutto uno dei pochi film di genere italiani ad avere un ritmo e una struttura "all'americana". La miglior prova di Umberto Lenzi dietro la macchina da presa.
Dopo "Milano rovente" (1973), Lenzi gira il secondo poliziesco (in realtà più un noir), scritto dallo specialista Ernesto Gastaldi. Un cast esemplare (Milian, Lovelock, Silva, Belli), la sceneggiatura perfetta, assieme a una direzione dinamica e suggestiva, ne fanno un capolavoro del genere oltreché una delle migliori pellicole dirette dal regista.
Questi "poliziotteschi" me li confondo un po' tutti, ma il film in oggetto lo ricordo come eccellente. Soprattutto per i geniali dialoghi del personaggio di Thomas Milian. Decisamente sopra la media del genere.
una ottima caratterizzazione di Tomas Milian sorregge un film duro, non sempre convincente, ma dal gran ritmo. Lenzi dirige con mestiere un film di genere solido e dal finale nichilista a cui ben si addice l'impassibilità del volto di Henry Silva.
odia
Bandito da quattro soldi ed eterno perdente Giulio Sacchi (Milian) si trasforma in una belva che non si ferma davanti a niente e i morti innocenti si moltiplicano ,mettendo in seria difficolta' il commissario Grandi (Silva) che in mancanza di prove sara' costretto a farsi giustizia da solo.Diventato un classico del poliziesco all'italiana nonostante le intenzioni del regista Umberto… leggi tutto
Giulio Sacchi (Tomas Milian) e' un pericoloso e psicopatico delinquente della periferia di Milano che Insieme a due ingenui perditempo, sequestra a scopo di estorsione la figlia ventenne di un ricco imprenditore milanese. Si mette sulle loro tracce l'onesto e ostico commissario di polizia Walter Grandi (Henry Silva). … leggi tutto
Milano, primi anni '70. Giulio Sacchi (Tomas Milian) passa le giornate al bar, vivendo alle spalle della fidanzata Iona (Anita Strindberg) quando non coinvolto in furti per conto del malvivente Majone (Luciano Catenacci). Proprio durante una rapina si rende colpevole dell'omicidio di un vigile, venendo per questo allontanato dalla banda. Puntualmente Giulio passa a prendere Iona quando…
Umberto Lenzi è uno specialista del genere e quando nel 1974 Luciano Martino gli affida la regia di questa perla, ha già affrontato tutti i generi possibili. Sceneggiato da Ernesto Gastaldi il film ci introduce la figura di un killer atipico, il meno usuale tra gli otto scelti per questo approfondimento, in questa pellicola che mischia Noir, thriller con derive horror e soprattutto…
Giulio Sacchi (Tomas Milian) e' un pericoloso e psicopatico delinquente della periferia di Milano che Insieme a due ingenui perditempo, sequestra a scopo di estorsione la figlia ventenne di un ricco imprenditore milanese. Si mette sulle loro tracce l'onesto e ostico commissario di polizia Walter Grandi (Henry Silva). …
Film da salvare. Da recuperare. Vedere e rivedere. Film che ormai sono parte di te. Che ti sono entrati nel cuore alla prima visione. Che ogni volta che li vedi è sempre una prima visione.
Il miglior antagonista della storia del poliziottesco. Che poi, parlare di antagonista è riduttivo, dato che Giulio Sacchi è il perno di Milano odia, il tratto distintivo che rende il film un capolavoro del genere: una di quelle pellicole che ti gelano le ossa e ti accendono la passione contemporaneamente. Tomas Milian è un attore totale, il suo Giulio Sacchi, ruolo scelto…
odia
Bandito da quattro soldi ed eterno perdente Giulio Sacchi (Milian) si trasforma in una belva che non si ferma davanti a niente e i morti innocenti si moltiplicano ,mettendo in seria difficolta' il commissario Grandi (Silva) che in mancanza di prove sara' costretto a farsi giustizia da solo.Diventato un classico del poliziesco all'italiana nonostante le intenzioni del regista Umberto…
Giulio Sacchi e' uno dei cattivi, del cinema nostrano, meglio riusciti degli ultimi 50 anni. Un perfetto Tomas Milian, quando ancora non era "prigioniero del monnezza", tira fuori una prova interpretativa maiuscola: un mix perfetto di tensione, sadismo e follia pura. [Commissario infame la polizia non può sparare] A tutto il resto ci pensa la regia di Umberto Lenzi con scene…
“Giulio Sacchi, feroce balordo di periferia, organizza il rapimento di una ragazza, figlia di un ricco imprenditore”.
Sicuramente uno dei migliori polizieschi italiani degli anni '70, che arriva a sfiorare i livelli della trilogia del milieu di Di Leo (Milano Calibro 9, La mala ordina, Il boss).
I punti di forza di “Milano odia”, oltre…
Semplicemente uno dei noir più violenti e spietati che la storia del cinema italiano ricordi. Inquietante per il modo di anticipare certe tensioni che realmente sfoceranno, qualche mese dopo, nell’Italia già da un po’ entrata nei cosiddetti “anni di piombo” (basti pensare alle macabre somiglianze di alcune delle vicende del film con quelle del…
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook, ma c'è un nick con lo stesso indirizzo email: abbiamo mandato un memo con i dati per fare login. Puoi collegare il tuo nick FilmTv.it col profilo Facebook dalla tua home page personale.
Non ci sono nick associati al tuo profilo Facebook? Vuoi registrarti ora? Ci vorranno pochi istanti. Ok
Commenti (9) vedi tutti
Dopo "Milano rovente" (1973), Lenzi gira il secondo poliziesco (in realtà più un noir), scritto dallo specialista Ernesto Gastaldi. Un cast esemplare (Milian, Lovelock, Silva, Belli), la sceneggiatura perfetta, assieme a una direzione dinamica e suggestiva, ne fanno un capolavoro del genere oltreché una delle migliori pellicole dirette dal regista.
leggi la recensione completa di undyingIl mio secondo omaggio a Tomas Milian (dopo il film d'autore di Antonioni) in un polar che fa gelare il sangue nelle vene....da recuperare.
leggi la recensione completa di ezioForse il miglior Lenzi.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiQuesti "poliziotteschi" me li confondo un po' tutti, ma il film in oggetto lo ricordo come eccellente. Soprattutto per i geniali dialoghi del personaggio di Thomas Milian. Decisamente sopra la media del genere.
commento di MyauC'è da dire qualcosa? Sì, che siccome lo valuto nel contesto del poliziesco italiano prende 5 alla faccia di tutti gli altri.
commento di vomitoneroOttimi inseguimenti, belle sparatorie, da non perdere per gli appassionati del genere!
commento di RallymanBuon film… ma la violenza esagerata lo storpia… veramente cattivo Milian, più di moltri altri suoi films!
commento di Band24una ottima caratterizzazione di Tomas Milian sorregge un film duro, non sempre convincente, ma dal gran ritmo. Lenzi dirige con mestiere un film di genere solido e dal finale nichilista a cui ben si addice l'impassibilità del volto di Henry Silva.
commento di wakeup-neoTeso e sanguinario film di genere con due significative facce da cinema in Milian e Silva.
commento di movieman