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La fiammiferaia

Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film

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La recensione su La fiammiferaia

di OGM
8 stelle

Nel cinema di Kaurismäki, i sogni si trovano al di là di una cortina impenetrabile, al di qua della quale regna una calma opprimente. La normalità è tedio, e l’anonimato è invisibilità, in un mondo che pare affidato interamente al caso. L’indifferenza della gente è solo l’effetto della nebbia dell’indeterminatezza, e l’egoismo non è niente altro che la fisica impossibilità di guardare lontano. Le persone ti cercano o ti ignorano, ti abbracciano o ti respingono, esattamente come la fortuna ti sceglie o ti scarta, ti sorride o ti volta le spalle: tutto avviene senza una ragione, senza colpa né merito, e così, in mezzo al confuso turbinio delle combinazioni, può capitare che un individuo risulti universalmente inesistente. Tale è il destino della povera Iris, da tutti considerata irrilevante come una delle migliaia di scatole di fiammiferi che ogni giorno, sul posto di lavoro, scorrono davanti a lei sul nastro trasportatore. La sua presenza si riduce, in ogni luogo, all’esercizio di una funzione: massaia in casa di sua madre, operaia in fabbrica, prostituta nel letto di un uomo. La sua persona, fatta di sentimenti e desideri, nella realtà non si materializza mai: e, in questo modo, anche la sua volontà rimane un concetto astratto, che il mondo della concretezza non è minimamente in grado di recepire. I moti della sua anima non producono nessuna vibrazione nell’ambiente circostante: e questa assenza di interazione può, alla fine, girare a suo vantaggio, consentendole di operare con freddezza, di essere oculatamente spietata senza che l’orrore perpetrato provochi in lei alcun rimorso. L’imperturbabilità è il limite estremo dell’alienazione, che, nel caso della protagonista di questo film, non è una condizione mentale deviata, ma è la razionale conclusione tratta dalla ripetuta evidenza dei fatti. Ne La fiammiferaia il nichilismo è la motivata convinzione di appartenere al nulla, che cerca, nell’annientamento altrui, un modo per uscire da un’insensata solitudine.

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