Regia di Aki Kaurismäki vedi scheda film
Scordiamoci la fiaba di Andersen. Qui siamo in Finlandia, non in Danimarca, e Iiris, ragazza bruttina, ha un lavoro alienante in una fabbrica di fiammiferi e una vita squallida, passata a servire e riverire la madre ed il patrigno.
La vicenda della ragazza, che giunge fino all'omicidio come una logica e quasi naturale conseguenza delle ingiustizie subite, è narrata con asciuttezza pressoché bressoniana, seguendo il personaggio come a sottolineare il suo bisogno di vivere e di comunicare, come se fosse la necessità di respirare per un qualunque essere vivente. E questa necessità, lungi dal venire soddisfatta, le viene progressivamente e continuamente negata dalle persone che le stanno intorno, e che vorrebbero ridurre la protagonista a un mero oggetto d'arredamento, per di più produttivo di reddito. Molto brava Kati Outinen, attrice sempre misurata (si veda il più recente "L'uomo senza passato"), perfetta per le corde artistiche di Kaurismaki. 70 minuti di silenziosa intensità. (16/09/2007)
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