Regia di Ken Russell vedi scheda film
A tutto cult:"Tommy" fu una rock opera di impatto creata dagli Who,la band inglese frapposta,per molti,esattamente tra i Beatles e i Rolling Stones per importanza e creatività, Ken Russell, il regista inglese più chiacchierato della propria generazione ne scrisse un adattamento per il cinema e la collaborazione tra il regista de "I diavoli" e Daltrey,Townshend & C. fruttò un film che i giovani amarono tanto. Se per certi versi si ritrovano echi dei successivi Pink Floyd di "The Wall" e "The final cut", si rintracciano omaggi(sberleffi?) a "Arancia meccanica" di Kubrick e "Easy rider" di Hopper, mettendoci pure un autocitazionismo notevole, e un ricorso alla parabola messianica che da un lato esalta il ruolo della (rock)star, dall'altra lo straccia e lo mette in ridicolo:interamente senza dialoghi, commentato solo dalle musiche e dalle canzoni, impreziosito dai numeri canori di Eric Clapton,Tina Turner,Elton John, e ,sì anche se sembra strano,Jack Nicholson, il film si avvale di una certa potenza immaginifica,di intuizioni registiche e visuali di razza,di un insieme sonoro ragguardevole.Se forse la lunghezza è eccessiva,non si nega a "Tommy" un carisma autentico di pellicola da ricordare nella splendida sequenza della corsa del protagonista attraverso gli elementi,della bravura di Ann-Margret( seducentissima) e di Oliver Reed,cantori non professionisti, ed un'immagine finale da brivido, che vede un sole lucente stagliarsi sul profilo di Tommy,finalmente libero di ogni pesantezza e legame opprimente in un'alba magnetica.
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