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Tommy

Regia di Ken Russell vedi scheda film

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La recensione su Tommy

di mm40
8 stelle

Prendete uno dei cinque dischi più belli della storia del rock (Tommy degli Who, 1969), un regista folle e sperimentatore come Ken Russell (già autore del controverso, scandaloso I diavoli, e di numerosi lavori tv documentaristici su poesia, musica, pittura), un protagonista strepitoso qui al suo battesimo (Roger Daltrey, cantante della band, che tanto impressionò il regista da meritarsi il ruolo centrale anche nel suo successivo Lisztomania), una protagonista altrettanto in parte (Ann-Margret, già vista in Italia in un'accoppiata di commedie accanto a Gassman: Il profeta e Il tigre; talmente a suo agio nel personaggio da ferirsi abbastanza seriamente a una mano nella scena - largamente improvvisata - dell'esplosione del teleschermo) e una manciata di guest star d'eccezione, del calibro di Jack Nicholson, Tina Turner, Elton John ed Eric Clapton (ciascuno di loro ha inoltre una propria parte cantata!). A questo punto non ci sarà più bisogno di spiegare perchè Tommy sia probabilmente il film musicale perfetto, certo uno dei meglio riusciti connubi fra musica e cinema. Tanta è stata la cura nell'adattamento (con una sceneggiatura di Russell) che molte parti dei brani originali sono state riscritte, sia in funzione dell'andamento della storia (comunque quasi completamente adrente a quella dell'opera-rock su disco), sia degli interpreti (su vinile l'unica voce era quella di Daltrey); la band partecipa anche con piccoli ruoli, alcuni particolarmente incisivi come quello del malvagio zio Ernie, interpretato dal batterista Keith Moon. Di Tommy (film) rimangono magistrali (ed esemplari per il genere), ancora a tantissimi anni dalla sua uscita, il ritmo, l'attenta costruzione narrativa (pregna di una ferrea logica che separa nettamente il lavoro da qualsiasi 'musicarello', ma anche da un comune musical), l'attenta regia di Russell e pure qualche scena-cult: Elton John nei panni del campione di flipper, la visita dal cugino Kevin, la già citata esplosione del teleschermo, l'epocale conclusione corale. Infine, sulla vicenda di Tommy, martire e messia suo malgrado, si potrebbero spendere interi trattati: ci si limiti qui a rilevare che si tratta di una delle icone immortali della storia del rock e di un personaggio capace di lasciare una profonda impressione anche nell'immaginario cinematografico. Nonostante due nomination (Ann-Margret e la colonna sonora), non arrivò nessun Oscar. 8,5/10.

Sulla trama

Tommy è rimasto orfano da bambino; quando la madre ha deciso di risposarsi con un bruto, il piccolo è diventato improvvisamente muto, sordo e cieco. Crescendo, trova conforto nel flipper, che padroneggia al punto da diventare ricco e idolatrato dalle folle.

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