Regia di Bobby Farrelly, Peter Farrelly vedi scheda film
Grossolana baggianata all'americana. La storia è frutto di una sola idea, di quelle 'politicamente scorrette' (ma nemmeno più di tanto, a dire la verità) che tanto piacciono ai Farrelly; bravi i due protagonisti, brava l'autoironica Cher, ma la sostanza è pochissima ed i buoni sentimenti finiscono per annegare in fretta qualsiasi pretesa di cinismo, demenzialità, risata più o meno facile, di cattiveria soprattutto. Peccato. Si ridacchia e qua o là si ride (i film in cui un fratello recita e l'altro rimane perennemente nascosto, tagliato o oscurato in mille modi).
Due fratelli lavorano in un fast food. Uno vuole fare l'attore e va a Hollywood; il problema è che i due sono siamesi, collegati per la pelle all'altezza dei reni, e l'altro è costretto a seguirlo. L'attore conosce Cher e in qualche modo sfonda, l'altro trova l'amore; a quel punto ognuno richiede la propria indipendenza e i due si sottopongono all'operazione che li separa. Ma scoprono che stavano meglio prima.
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