Regia di Mel Gibson vedi scheda film
Ricostruzione certosina (per così dire...) delle ultime ore di vita di Gesù e poi oltre fino alla resurrezione. Continuo a non comprendere come vada preso questo film, se le intenzioni fossero di fare una cosa seria oppure no. A giudicare dai nomi su cui si poggia (Papini, Pasolini...) sembrerebbe di sì (ed in questo caso il risultato è un vero disastro) ma considerando che il successivo film di Gibson è stato Apocalypto rimane un ampio margine di dubbio. Lo schema è una cosa nel mezzo fra Brian di Nazareth ed un torture-porn anni '70 in stile Histoire d'O: Gesù (nella zeffirelliana versione mammoletta ariana, già pronta per essere plastificata in un santino) viene portato in un punto A, gli fanno una domanda a cui risponde e lo massacrano di botte, poi lo portano in un punto B, gli fanno un'altra domana, di nuovo risponde e lo rimassacrano di botte, poi in C, D, E, F e così via. La violenza è talmente esagerata, masochisticamente autocompiaciuta e mostrata con tale voyeristica insistenza che dopo un po' diventa involontariamente comica, per non dire fantozziana. Il casting (soprattutto per un pubblico italiano) è delirante: Sergio Rubini fa il ladrone buono (...), Monica Bellucci Maria Maddalena (!!) e Rosalinda Celentano Satana (!!!!). Jim Caviezel passa dall'essere insopportabilmente caricaturale ad una sorta di perpetuo stato di trans degno (per l'appunto) del film dei Monty Python. Le scene raffiguranti il passato, fra parabole ed episodi biografici, sono girate con un'enfasi da fiction e vengono inserite un po' a casaccio, come pure i vaghi (e totalmente decontestualizzati) accenni orrorifici. Eppure non credo che lo definirei un film brutto in senso stretto: fa comunque più simpatia di altri patinati prodotti hollywoodiani usciti tutti dalla stessa fabbrica. Ma lo ripeto: ho il dubbio che l'obiettivo non fosse esattamente questo...
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