Regia di Mel Gibson vedi scheda film
VOTO 7 DOLOROSO (Cinema Aprile 2004) Giudicando l'opera come è giusto che sia (tralasciando le polemiche mediatiche) si nota l'ottima ricostruzione scenografica che attraverso gli effetti speciali e i dialoghi in aramaico-antico costituiscono l'ossatura dello stile iperrealista utilizzato dal regista (mossa non molto originale, ma vincente sul soggetto preso in questione), l'interpretazione veramente fisica di Caviezel e la regia che qua e là centra inquadrature di rara forza espressiva (gli occhi di Cristo in primissimo piano). Gibson ha avuto coraggio ad affrontare questo tema, scegliendo esclusivamente e simbolicamente la passione, inserendo dei piccoli flash-back per giustificare la dottrina che portò Gesù alla morte, ma è nell'esasperazione del martirio e dei sensi di colpa che è contenuto tutto il messaggio del film. Una serie di rimorsi di assoluta impotenza di fronte al male, ma quando meno te lo aspetti, proprio quando sei devastato dalle immagini di una tortura così impossibile da essere assurdamente reale, lo sguardo di Gibson ti travolge, obbligandoti ad una riflessione in cui è racchiuso tutto il senso dell'opera e forse tutto il fascino del personaggio storico. Un Cristo dei nostri tempi ed un messaggio per i nostri tempi, non un capolavoro ma una rilettura dolorosa e spettacolare di uno dei grandi misteri, non solo dell'umanità, ma anche della nostra mente. Purtroppo il finale-resurrezione è la parte peggiore del film.
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