Trama
La tormentata saga della famiglia Ekdhal di Uppsala agli inizi del secolo, vista con gli occhi dell'adolescente Alexander e della sorellina Fanny. Fortemente autobiografico, è il film-testamento di Bergman e un omaggio al teatro e al cinema: due mondi nei quali "tutto può accadere, tutto è possibile e verosimile".
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- Miglior film straniero al Premi Oscar 1984
- Miglior fotografia a Sven Nykvist al Premi Oscar 1984
- Miglior scenografia al Premi Oscar 1984
- Migliori costumi al Premi Oscar 1984
Commenti (7) vedi tutti
Impegnativo, ma ripaga per una visione che riesce a far emergere tutta la pochezza dell'uomo nei confronti della vita stessa. L'uomo la trasforma in un inferno nel quale possiamo trovare raramente sollievo e quando accade, serve davvero gioirne fino in fondo. Una sceneggiatura che sa di Shakespeare anche se probabilmente non con la stessa intensità
commento di BradyE' già eccellente la versione più condensata fatta per il grande schermo, ma per percepire appieno la straordinarietà di questo affresco è necessrio vedere la versione lunga destinata originariamente alla televione (l'unica che conta come dichiarò lo stesso regista) che ha ben 340 minuti di durata. Indubbiamente l'opera più ambiziosa del regista.
commento di (spopola) 1726792L'eredità cinematografica di Ingmar Bergman è rappresentata in questa opera visivamente parlando eccellente, anche se di difficile visione.
leggi la recensione completa di SatanettoReDelCinemaVoto 8. [01.11.2009]
commento di PPPiù inquietante di quanto possa sembrare, per via delle fantasie di Alexander e della caratterizzazione degli ambienti e dei personaggi, circondati da un'atmosfera ambigua e misteriosa (merito anche della fotografia). 8 1/2
commento di kotrablo sguardo pessimista di Bergman si fa piu indulgente in questa saga familiare che è uno dei suoi film piu belli
commento di howard7610
commento di incallito