Regia di José Mojica Marins (Zé do Caixão) vedi scheda film
Tentativo di Mojica Marins di realizzare un film lasciando altrove Zé do Caixão, qui sostituito dall'antitetica figura messianica di Finish hominis...
Dalle acque del mare emerge un uomo nudo (José Mojica Marins) il quale, a contatto con persone problematiche, manifesta poteri taumaturgici. La prima a trarre beneficio dall'incontro con questo novello Messia è una paralitica (interpretata dalla madre di Marins) che, dopo averne visto le nudità, fugge di corsa rendendosi conto solo più tardi di essere tornata a camminare. Ma questo è solo uno dei tanti miracoli realizzati da Finish hominis, nome attribuito dai cronisti al misterioso personaggio del quale nessuno sembra conoscere origine e luogo di provenienza. A trarre beneficio dal suo incontro è poi una giovane ragazza in gravi condizioni cliniche e bistrattata dai medici perchè povera, quindi un'adultera risparmiata al linciaggio, a seguire un marito tradito e condotto sul confine della morte dall'infedele moglie...
José Mojica Marins tenta qui di svincolarsi dallo stereotipo di Zé do Caixão e porta sullo schermo un personaggio esattamente opposto, una sorta di profeta in grado di prendersi cura dei più deboli ed indifesi. Nonostante certo buonismo di fondo, evidentemente artefatto e piuttosto retorico, Finish hominis è pellicola dalla quale traspare tutto lo stile di Marins che riesce anche in tale contesto a rendere scorrevole e divertente il film. La firma del regista sta tutta qui, tracciata con monologhi esistenzialisti -al limite del proferibile- diluiti tra segmenti narrativi che tratteggiano un plot a episodi (stile Il rituale di un sadico o Lo strano mondo di Zé do Caixão), l'uso indiscriminato del bianco e nero (che si intromette spesso sul girato a colori), una colonna sonora di recupero (l'inno clericale Alleluja lo si sente in quasi tutte le pellicole di Marins) e morbosi momenti pseudo erotici talmente eccessivi da sfiorare la caricatura (il dottore che fa ripetere trentatré alla bella paziente mentre le osserva incantato il fondoschiena; la ragazza masochista che, per riuscire a piangere davanti al corpo del marito interno alla bara, si lascia sodomizzare in maniera burlesca dall'amante). Certo, il look di Marins (qui vestito con una tunica rosso sgargiante, abbinata a un turbante) tende ad evocare in più contesti il sorriso. Ma se lo si guarda con occhio disincantato questo insolito esperimento cinematografico può regalare 75 minuti di puro divertimento.
Curiosità
Il personaggio di Finish hominis era nato per una serie televisiva che avrebbe dovuto essere costituita da episodi autoconclusivi, mai realizzata. Lo sceneggiatore Rubens Francisco Luchetti riprese il protagonista per questa (differente) versione cinematografica.
Distribuzione italiana
Disponibile nel cofanetto Dvd distribuito dalla Dynit Coffin Joe Collection (vol. 2 di 3) che lo propone in un'ottima qualità video (nel formato 4:3 ovvero 1.33:1) ed audio portoghese (con sottotitoli in italiano). Nutrito il vano extra che si compone di: art gallery, estratto da A 5a dimensao do sexo, sequenza da Dama de paus. Ancora: interviste a José Mojica Marins, Rubens Francisco Luchetti, Cid Vale, Maria de Lourdes, Satà, Dona Conçeicao, Mariliz Marins e Crounel Marins. Durata della versione: 1h17m15s.
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