Regia di Mario Bava, Alfredo Leone vedi scheda film
Intanto preciso che il ho visto "La casa dell'esorcismo" e non "Lisa e il diavolo". E' un film non privo di pregi formali, come molte riprese e certe ambientazioni. E' interessante anche la sua atmosfera rarefatta e vagamente onirica. La trama, però, scricchiola in molti punti, e più di un passaggio è difficile da accettare. Ad es. lo sdoppiamento della protagonista all'inizio è buttato lì e gratuito. Diversi elementi e snodi, poi, bisogna elaborarli un po' per conto proprio, per così dire, affinché il film risulti comprensibile. Un attore che secondo me è fuori parte e a momenti piuttosto svogliato è quello che fa il prete; Telly Savalas e Alida Valli, invece, se la cavano. Il personaggio del demonio, con i discorsi che fa e le tentazioni che lancia al sacerdote, è tutto sommato indovinato.
Mi sembra in generale di notare una scarsa convinzione del regista nel girarlo, e certi elementi messi a forza dentro nella trama, come le numerose scene di nudo e di sesso, fanno pensare ad un ingerenza consistente del produttore. Del resto Mario Bava restò secondo me vittima del suo successo, che si concretizzò in richieste sempre più invadenti e pressanti da parte della produzione, la quale cercava di fiutare ciò che attira il pubblico nelle sale e lo imponeva al cineasta. Il talento del regista lo si vede in certi movimenti di macchina, nella panoramica alla fine della tetra casa infestata, o nella stessa atmosfera irreale. Ma di nuovo, il finale è brusco e confuso, e rimane lì come un boccone in gola.
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