Regia di Mario Bava vedi scheda film
Ha diversi motivi di interesse, anche se secondo me non è tra i migliori film di Bava. Siamo ancora abbastanza nel genere gotico, ma non mancano le contaminazioni dal venturo thriller all'italiana, come il sangue e la stessa ambientazione moderna. Nell'uso della cinepresa e delle luci si vede tutta la maestria del regista, che sa con questi strumenti rendere interessanti le scene e costruire la suspense. A questo proposito ho trovato molto interessante la sequenza della bambina che guarda il castello dal di fuori. Un elemento che secondo me rompe un po' le uova nel paniere sono le musiche (eccettuate quelle della succitata scena), che ho trovato proprio non adatte. Il personaggio della medium, e il discorso che fa sul barone, l'ho trovato un po' confuso e incerto (anche se cerca di essere suggestivo). Quanto agli attori, quelli che lasciano il segno sono Joseph Cotten (fa impressione il suo sguardo sghembo) e la piccola Elmi, che interpreta con successo esattamente la stessa parte che farà poi in Profondo Rosso, cioè la bambina inquietante e ambigua. Se la cava anche Massimo Girotti. Un po' inespressivo, invece, il personaggio del giovane erede del barone.
In complesso, comunque, il film si fa guardare volentieri e non smentisce la fama del suo creatore. Una domanda: che c'entra Norimberga se siamo alle porte di Vienna?
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