Regia di Mario Bava vedi scheda film
Questo prodotto di Bava ha le stesse caratteristiche di altri precedenti ma probabilmente una sceneggiatura meno solida. Un prodotto da manuale, in grado di tracciare un solco deciso ed indicare dunque una strada ai futuri registi. L'orrore come sempre ha più forme, quella della pazzia, dell'idiozia, del silenzio e della notte ma qui più che altrove c'è anche un indugiare forte sui dettagli truculenti e macabri (la scena del polipo sul cadavere è da antologia). L'estetica e purezza della forma che si trova in Bava assume qui connotati inequivocabili sebbene per certi versi manchi un'attenzione alla tensione ed alla storia che avrebbero sicuramente potuto elevare questo film a capolavoro assoluto piuttosto che punto di riferimento scolastico quale sembra essere.
Ottima.
Un maestro e lo conferma.
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