Regia di Andrea Bianchi vedi scheda film
un uomo vedovo ma ancora innamorato del ricordo della moglie ospita la nipote che si rivela essere la copia identica della defunta. la nipote si rivela essere anche un po zoccola suscitando le gelosie dello zio.
tristissima commediola scollacciata di bianchi, lontano dai picchi artistico trash dei suoi capolavori (mi riferisco a "le notti del terrore" su tutti) che approfitta del moralismo italiano di quegli anni per inserire un po' situazioni squallide con rgazzotti imbecilli che interpretano i figli dei fiori che si fanno la canne e diventano vittima della condanna dello zio. la nipote invece ne approfitta per sbatterla in faccia a chiunque, compresao il vicino di casa veramente inqualificabile come personaggio. la benussi è ben calata nel solito ruolo da oca che le riusciva così bene. non ci trovo proprio nulla da salvare se non la immancabile scena della doccia di ursula heinle.
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