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Cara dolce nipote

Regia di Andrea Bianchi vedi scheda film

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La recensione su Cara dolce nipote

di undying
4 stelle

Dimenticata, a ragione, commedia sexy all'italiana. Il solito intreccio pseudo-erotico in famiglia (tra zio e nipote) questa volta non funziona per via di una produzione scadente che punta su una sceneggiatura fiacca e attori inadatti al ruolo d'interprete.

 

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Milano. Il titolare di un albergo - Corrado (Francesco Parisi) -, da anni vedovo ma incapace di dimenticare la moglie, ospita la nipote Daniela (Ursula Heinle) dopo che questa ha terminato il collegio. Ben presto l'avvenente ragazza attira su di sé le attenzioni del vicino di casa, il pilota d'aereo Riccardo (Lucio Flauto) e dello stesso zio, in parte turbato dall'impressionante rassomiglianza di Daniela con la moglie defunta. Ad avere la meglio, nelle simpatie della giovane bellezza, sarà però un ufficiale della marina, pronto a trasferirsi a Genova con lei. A Riccardo e Corrado resta, come unica alternativa di conquista, Marietta (Femi Benussi), una colf piuttosto disinibita.

 

"L'attaccamento al passato ti proietta nel futuro, senza farti vivere il presente."

(Daniela, frase attribuita a Chéreau)

 

scena

Cara dolce nipote (1976): scena

 

L'arrivo della nipote, interpretata dalla sconosciuta Ursula Heinle (attrice al suo unico film) è scandito da una sequenza puramente erotica: su un autobus, un energumeno palpa con insistenza il sedere della ex collegiale. Una scena che sembra dovere molto a quella già vista nel più riuscito Quell'età maliziosa (Silvio Amadio, 1974), interpretato dall'allora giovane e splendida Gloria Guida. Cara dolce nipote, frutto in sceneggiatura di Piero Regnoli, ricalca pedissequamente il tema morboso limitrofo all'incesto, tipico della cinematografia italiana di metà anni Settanta e già superficialmente descritto - sempre da Regnoli - in opere tipo La cognatina (Sergio Bergonzelli, 1975), Le dolci zie (Mario Imperoli, 1975) o L'adolescente (Alfonso Brescia, 1976). In questo caso si tratta di una produzione voluta da Gabriele Crisanti, ovviamente limitatissima nel budget al punto di non poter garantire nemmeno un interprete di richiamo. A cominciare dalla protagonista, qui alla sua unica comparsa cinematografica, per proseguire con Parisi e Flauto, attori inadatti a reggere la scena sul più impegnativo percorso di un lungometraggio. Se si aggiunge che la regia è attribuita ad Andrea Bianchi, quel che ne esce è una debole commedia, imbastita su temi teoricamente morbosi (ma praticamente tediosi) che non brilla per comicità, tantomeno per erotismo. A rendere leggermente più animato il film contribuisce la presenza della Benussi, comunque scarsamente valorizzata in favore dell'ampio margine dato ad Ursula Heinle, bellezza dotata di certo fascino, che scompare però appena apre bocca. Si segnala la discreta cinematografia di Franco Villa, in grado di rendere passabili le modeste scenografie, mentre di nessun contributo figura la mediocre colonna sonora di Elsio Mancuso.

 

scena

Cara dolce nipote (1976): scena

 

Critica [1]

 

"L'uso della donna nel più commerciale cinema italiano ha toccato livelli d'abiezione che dovrebbero far urlare le più oneste femministe non solo contro i produttori e i registi di certi film, ma anche contro le protagoniste che ogni giorno vanno ad ingrossare il filone porno. In Cara dolce nipote c'è un'aspirante sosia di Laura Antonelli che, con falsa ingenuità, cerca di sedurre uno zietto maturo (...) Il luogo d'azione è una presunta Milano piccolo-borghese. La recitazione è squallida come la sceneggiatura. E che dire di una certa ridicola gioventù rappresentata mentre declama massime indiane e fuma droghe leggere?"

(Giovanna Grassi)

 

scena

Cara dolce nipote (1976): scena

 

Citazione 

 

"Noi ragazze venete siamo un pò svelte di lingua."

(Marietta)

 

locandina

Cara dolce nipote (1976): locandina

 

Visto censura [2]

 

Cara dolce nipote ottiene visto censura e relativo nulla osta n. 68955 - con divieto ai minori di anni 18 - in data 10 settembre 1976, dopo che la produzione ha accettato di eseguire i seguenti tagli (pari a metri 137 di pellicola, circa cinque minuti), suggeriti dalla commissione di revisione cinematografica:

 

1) eliminazione totale della sequenza del vibratore;


2) alleggerimento sostanziale della scena del ballo e delle successive sequenze nella cantina con eliminazione dei toccamenti e sfregamenti;


3) eliminazione totale del rapporto lesbico;


4) alleggerimento sostanziale del primo e del secondo amplesso del pilota con la cameriera;


5) sostanziale alleggerimento della scena alla finestra tra il pilota, la nipote e l'ufficiale di marina, con riguardo particolarmente ai toccamenti e ai primi piani della nipote;


6) eliminazione della seconda scena con l'orgia dei drogati dal momento in cui incominciano a spogliare la protagonista fino all'arrivo dello zio;


7) eliminazione della scena finale dal momento in cui la nipote comincia a guardare il passeggero mentre sta abbracciando l'ufficiale di marina, fino alla fine.

 

In occasione di una annunciata (poi annullata) distribuzione home video della pellicola, in data 19/03/2018 viene assegnato nuovo n.o. n. 113075, con rimozione del divieto ai minori.

Dal verbale allegato:

"La Commissione visiona il film di lungometraggio dal titolo: (DVD) 'Cara dolce nipote', seconda edizione di nazionalità italiana. La prima edizione del film è stata visionata dalla Commissione di revisione in data 10 settembre 1976 e autorizzata alla proiezione in pubblico con il divieto per i minori degli anni 18 'in considerazione della tematica del film e delle varie sequenze erotiche'. Al termine della proiezione della nuova edizione del film, dopo una breve discussione, si esprime, a maggioranza, parere favorevole al rilascio di nulla osta per la proiezione in pubblico senza limite di età in quanto dati i tagli effettuati e il tempo trascorso, il film non è più in grado di turbare i minori di oggi."

 

Metri di pellicola accertati, all'origine, 2490 (circa 91'10").

 

 

NOTE

 

[1] Il Corriere della Sera; recensione pubblicata anche nel "Dizionario stracult della commedia sexy", a cura di Marco Giusti (pag. 152).

 

[2] Dal sito "Italia Taglia".

 

locandina

Cara dolce nipote (1976): locandina

 

"Ad amare una ragazza bella tutti sono capaci."

(Dino Campana)

 

F.P. 10/07/2022 - Versione visionata in lingua italiana (durata: 82'55")

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