Regia di Tonino Valerii vedi scheda film
Una rapina in una villa culmina con lo stupro della padrona di casa. La donna si rivolge alla polizia, ma nessuno sembra darle ascolto, neppure il marito. Decide così di farsi giustizia da sola; scova il violentatore, lo raggiunge e instaura con lui una relazione sessuale duratura.
Siamo nel 1985 e il cinema di genere nel Belpaese sta precipitando; anche un solido mestierante come Valerii si ritrova ad avere a che fare con prodotti televisivi, compromessi palesi e pellicole di nessuna ispirazione, prettamente alimentari come questo lavoruccio erotico di nessuno spessore. Senza scrupoli (titolo dalla battuta finale del film: una dichiarazione sessista-maschilista spudorata, appunto senza scrupoli) è esteticamente qualcosa di piuttosto mediocre, ma perfino peggio - e molto peggio - a livello di contenuti: un inno allo stupro, un'apologia della violenza sessuale, se si vuole sintetizzare con poche parole a effetto. La sceneggiatura di Riccardo Ghione e del regista (da un soggetto di Mino Roli) vive di frasi fatte, luoghi comuni e situazioni becere, mischiando senza tanta grazia scene di azione/narrazione ad accoppiamenti sessuali francamente non sempre comprensibili sul piano della logica; la vetta di tale 'malcostume artistico' è nella sequenza centrale degli spogliarelli, che proseguono imperterriti per svariati minuti nonostante non abbiano alcun nesso con la trama. Fra gli interpreti: Sandra Wey, Marzio Honorato, Antonio Marsina, Cinzia De Ponti e, in una parte laterale, la futura annunciatrice tv Alessandra Canale; poca roba, senza troppi giri di parole: ma effettivamente quanto basta per un prodottino simile. 1/10.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta