Marco esce dalla stazione, prende la bicicletta e pedala verso casa. Nel frattempo Paolo, dalla sua casa, parla al telefono con Luca, il suo compagno che sta aspettando per cena. Marco arriva davanti al portone, ma appena apre due colpi di pistola lo uccidono. Sulla strada del killer in fuga compare casualmente Luca che viene ferito a morte. Tra la gente accorsa c'è anche Paolo che sconvolto assiste all'arrivo dell'ambulanza.
Note
Un film di pura regia, soffocato e orgoglioso, che ha il suo tallone d'Achille nella recitazione di Corso Salani, un autore non-attore, francamente impossibilitato a reggere un ruolo di siffatta difficoltà. Ancora una volta, nel giovane cinema indipendente italiano, la recitazione - tranne rarissimi casi - è un optional. Quando invece dovrebbe essere lo strumento per comunicare emozioni.
Un film particolare e intimisticamente giusto, al lato di una tragedia famosa, ma che di cui noi vediamo, inizialmente, solo i contorni. Un discorso di sentimenti e sociale allo stesso momento, portandoci in primo piano un attore, Corso Salani, che non si è mai concesso in pieno al cinema di genere, facendo tutt'altri percorsi e purtroppo scomparso da pochissimo, facendone sentire… leggi tutto
Dopo corti e medi dai titoli che tradiscono urgenze riflessive e impegni non banali (Anarchie, quel che resta di liberté, égalité, fraternité, L’auto del silenzio, Pugni e su di me si chiude un cielo...), e parallelamente alla fatica quotidiana di regista teatrale, fondatore dei bolognesi Teatri di Vita, Andrea Adriatico esordisce nel lungometraggio con un film notturno macchiato di… leggi tutto
Mentre sta rientrando nella sua casa di Bologna in bicicletta, un politico (Marescotti) viene ucciso a colpi di pistola (il riferimento al caso di Marco Biagi è fin troppo esplicito). Un passante che assiste alla scena viene anch'egli freddato. Il suo compagno (Salani) non riesce a farsene una ragione e passa la notte a girare per la città tra bar, discoteche, un'amica (Mazza)… leggi tutto
Mentre sta rientrando nella sua casa di Bologna in bicicletta, un politico (Marescotti) viene ucciso a colpi di pistola (il riferimento al caso di Marco Biagi è fin troppo esplicito). Un passante che assiste alla scena viene anch'egli freddato. Il suo compagno (Salani) non riesce a farsene una ragione e passa la notte a girare per la città tra bar, discoteche, un'amica (Mazza)…
Un film particolare e intimisticamente giusto, al lato di una tragedia famosa, ma che di cui noi vediamo, inizialmente, solo i contorni. Un discorso di sentimenti e sociale allo stesso momento, portandoci in primo piano un attore, Corso Salani, che non si è mai concesso in pieno al cinema di genere, facendo tutt'altri percorsi e purtroppo scomparso da pochissimo, facendone sentire…
Una sera uguale alle altre nella vita di un uomo.Soltanto la follia omicida e il caso renderanno tutto irrevocabilmente assurdo, insensato, tragico.Perchè un uomo che attende il ritorno del suo compagno, nella Bologna accogliente dei nostri giorni, non può pensare che questi venga massacrato perchè testimone oculare di uno dei più odiosi ed efferati delitti politici della Seconda Repubblica,…
Non si può incentrare una vicenda che tratta temi delecati(e pure male)su un attore che è tutto fuorchè un attore.E' lì che il regista deve entrare in gioco e limitare al massimo questa defezione;e soprattutto se è lui che cura la sceneggiatura.Film che parte da uno spunto interessante ma che finisce per essere la tragica storiella,più che mai in voga con la rivalsa GAY che impera nel…
Dopo corti e medi dai titoli che tradiscono urgenze riflessive e impegni non banali (Anarchie, quel che resta di liberté, égalité, fraternité, L’auto del silenzio, Pugni e su di me si chiude un cielo...), e parallelamente alla fatica quotidiana di regista teatrale, fondatore dei bolognesi Teatri di Vita, Andrea Adriatico esordisce nel lungometraggio con un film notturno macchiato di…
Singolare l'idea di trarre spunto da un atroce delitto politico che ha sconvolto l'Italia di quest'ultimi anni ( l'uccisione del Professore Marco Biagi) per raccontare della disperazione ed "odissea" di un uomo qualunque che, nella finzione scenica, si vede uccidere il compagno, "reo" di aver visto in faccia il killer del professore in fuga. E' questo il prologo del film "Il vento, di sera"…
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Commenti (1) vedi tutti
notevole, finalmente una rappresentazione del mondo gay non stucchevole e una bella attenzione al tema dei diritti civili
commento di selvaggio