Regia di Anne Riitta Ciccone vedi scheda film
Dalla Sicilia con dolore. L’italo-finlandese Anne Riitta Ciccone (nata a Helsinki ma residente a Roma) ricorda con rabbia le sventure della madre, innamoratasi di un messinese durante il libero e sbarazzino periodo dei Figli dei Fiori, ma poi costretta a trasferirsi in un piccolo paesino della Trinacria, ancora assoggettato alle ferree leggi dell’ipocrisia benpensante. Lo stacco sulle meravigliose luci siciliane dà la misura di quanto sia radicato nel dna lo stereotipo - soprattutto tra i nordeuropei - che vuole la bellissima terra di Sciascia e Bufalino accompagnata dalle sinistre note di uno scacciapensieri (!). Nessuno mette in dubbio, naturalmente, le “verità” riportate dalla figlia, ma tra il diario di bordo di una scelta sbagliata e il cinema ce ne corre. Coinvolta, in questa poverissima discesa negli inferi dei nervi saltati per mancanza di libertà, anche la brava Tiziana Lodato, penalizzata nel look e nelle battute. Vincenzo Peluso non fa nulla per evitare i rischi e le trappole del già visto mille e mille volte. E l’iniziale solarità di Laura Malmivaara non riesce ad accendere le riprese piatte dell’autrice. L’imbarazzante pellicola è ricavata dalla commedia teatrale Amarsi da pazze. Che, informano le cronache, fu segnalata al Premio IDI Autori Nuovi nel 1995. La trasposizione, è sicuro, non seguirà l’identica sorte.
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