Anni '70, Scandinavia. Durante una marcia per la pace Màrja, ventenne solare e ottimista, conosce Fortunato, coetaneo siciliano, e se ne innamora perdutamente. I due decidono di sposarsi e di creare una famiglia basandosi sui loro ideali, ma quando, qualche anno dopo, devono fare i conti con il crollo dei sogni della loro generazione, si ritrovano due figlie, un'esistenza precaria e un futuro incerto. Per seguire il marito, Màrja accetta di trasferirsi in un paesino della Sicilia.
Note
Imbarazzante pellicola tratta dalla commedia teatrale _Amarsi da pazze_, che fu segnalata al Premio IDI Autori Nuovi nel 1995.
Marja e Fortunato sono due giovani che si conoscono e si innamorano negli anni 60. E' l'epoca dei movimenti per la pace e la liberta e loro condividono gli ideali del tempo. Hanno due figlie, Alice e Sonia e dopo qualche tempo passato in una comune nel nord Europa decidono di tornare in Italia. Fortunato è siciliano e vanno a stabilirsi proprio nel suo paese natale. Per Marja, finlandese,… leggi tutto
Un film che racconta, rappresenta il teatro della memoria, trasforma un personaggio in un eroe tragico come in più di una intervista la Ciccone ha definito sua madre. L'idea della realtà e dell'immaginazione che probabilmente l'autrice ha dedotto dalla sua formazione filosofica , semba una tematica meno compresa e per niente afferrata in ciò che ho letto finora sul film. E' invece quella che… leggi tutto
Un film con buone intenzioni iniziali...il tentativo di coniugare mentalita',abitudini e comportamenti di diverse nazionalita' agli input generazionali dei movimentati e a tratti incoerenti anni 70...e proprio partendo dall'incipit che lo script invece esprime tutte le sue incongruenze,le sue banalita'...e cosi' nonostante le nobili intenzioni del prologo,il lungometraggio finisce per sfinire lo… leggi tutto
Marja e Fortunato sono due giovani che si conoscono e si innamorano negli anni 60. E' l'epoca dei movimenti per la pace e la liberta e loro condividono gli ideali del tempo. Hanno due figlie, Alice e Sonia e dopo qualche tempo passato in una comune nel nord Europa decidono di tornare in Italia. Fortunato è siciliano e vanno a stabilirsi proprio nel suo paese natale. Per Marja, finlandese,…
Una disgrazia di film.. e pensare, se non ho capito male, lo hannno anche premiato da qualche parte: e da qui valutiamo i premi...che si danno!!( non parlo del premio di sceneggiatura, che anche qui ci sarebbe molto da dire!!). Si vorrebbe, forse, rifare a Stromboli od a il recente REspiro, spero che la cecità abbia fatto il suo corso. E' un film offensivo per l'intelligenza media dello…
Un film con buone intenzioni iniziali...il tentativo di coniugare mentalita',abitudini e comportamenti di diverse nazionalita' agli input generazionali dei movimentati e a tratti incoerenti anni 70...e proprio partendo dall'incipit che lo script invece esprime tutte le sue incongruenze,le sue banalita'...e cosi' nonostante le nobili intenzioni del prologo,il lungometraggio finisce per sfinire lo…
Secondo lavoro per il cinema per la regista di origini scandinave Anna Riitta Ciccone dopo il medio LE SCIAMANE.
Qui la storia e' in parte autobiografica e prende spunto da i diari che la piccola Ciccone teneva da ragazzina.
Purtroppo,nonostante le buone intenzioni,questa pellicola scivola via senza lasciare alcuna traccia.
La sceneggiatura e' debole ,con passaggi tra epoca e epoca poco…
Un film che parte dai «figli dei fiori» per parlarci dei rispetto per il «diverso», di donne che si battono contro l’omologazione, di sentimenti che guidano la vita a dispetto dei pregiudizi e dei luoghi comuni….
Per poterlo capire e per potergli perdonare quelle esagerazioni a volte un po’ troppo “naif” , e quelle descrizioni un po’ troppo stereotipate, secondo me, occorre…
Dalla Sicilia con dolore. L’italo-finlandese Anne Riitta Ciccone (nata a Helsinki ma residente a Roma) ricorda con rabbia le sventure della madre, innamoratasi di un messinese durante il libero e sbarazzino periodo dei Figli dei Fiori, ma poi costretta a trasferirsi in un piccolo paesino della Trinacria, ancora assoggettato alle ferree leggi dell’ipocrisia benpensante. Lo stacco sulle…
Un film che racconta, rappresenta il teatro della memoria, trasforma un personaggio in un eroe tragico come in più di una intervista la Ciccone ha definito sua madre. L'idea della realtà e dell'immaginazione che probabilmente l'autrice ha dedotto dalla sua formazione filosofica , semba una tematica meno compresa e per niente afferrata in ciò che ho letto finora sul film. E' invece quella che…
Non c’è un unico posto per chi è diviso a metà. E’ una verità che non ha tempo, a prescindere dall’ennesimo ritorno agli anni Settanta anche nel secondo film della regista italo-filandese Anne Riitta Ciccone, L’amore di Marja.
Infatti, anche nel primo lavoro della Ciccone, Le sciamane, ci si muoveva a ridosso di una stagione temporale identificabile con gli stessi anni della…
Che scorrevole “mano” narrativa e buon ritmo ha questa regista di nazionalità finlandese e cittadinanza italiana: Anne Riita Ciccone! Al suo secondo film (il primo, “Le Sciamane” risale al 2000) conquista lentamente ed inesorabilmente con i racconti di un’infanzia, i ricordi d’adolescenza e le fotografie “colorate” di una famiglia originale ed alternativa che fanno de…
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