Regia di John Irvin vedi scheda film
Lee Egan (Timothy Hutton) è un piccolo criminale di Los Angeles che organizza una rapina ad una gioielleria di Palm Springs assieme al fratello Roy (Harvey Keitel), che vive ed opera sulla costa occidentale, Jorge (Wade Dominguez), un criminale di mezza tacca in attesa di processo (a suo sfavore) e Skip Kovich (Stephen Dorff), giovane delinquente violento e "schizzato". La rapina riesce ma Skip, oberato dai debiti di gioco, uccide Lee e Jorge per tenersi tutto il bottino. City Of Industry è un classico e solido film "vecchia maniera", girato ed interpretato con professionalità: Harvey Keitel è tagliato su misura per interpretare l'arcigno delinquente che, per vendicarsi, crea scompiglio tra le fila della bassa criminalità losangelina, così come Stephen Dorff rende bene un personaggio sanguinario ed psicopatico. Anche il rapporto tra Keitel e Famke Jenssen, vedova, nel film, di Jorge, è costruito con tatto. Tutti gli attori, quindi, sono al posto giusto. Il regista John Irvin, avendo anche a disposizione la lezione del film "Vivere e Morire a Los Angeles" di William Friedkin, resta lontano dal luogo comune di Los Angeles tutta palme, spiagge e bikini, per ambientare il film nella zona industriale della città, tra i quartieri di periferia, all'interno di bische malfamate e motel niente affatto eleganti, preferendo uno stile più sporco e crudo.
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