Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
Rubini non ha centrato il tema ed il film, si è salvato in corner grazie agli attori.La trama si impantana in una ironia drammatica senza una direzione precisa, cosa che invece gli è riuscita ne L'anima gemella.La storia dell'attore che prende coscienza del suo presente non sarebbe male, ma è la trascuratezza in generale, che non riesce a far partecipare e se non ci fosse Bentivoglio che ha capito e carpito bene il suo personaggio, tutto andrebbe in maravalle.Buona l'idea della partecipazione del padre, che mi ha ricrdato il padre di Marcello nella Dolce vita.
Attore che viene a fare i conti con la sua realtà, grazie alla malattia, con cui misura in pieno il suo contatto grazie ad un pizzico di irrazionalità
Salva il film dal completo fallimento, dando una prova accorata e sentita
Una figura di moglie, forse anche autobiografica, ma messa in buona luce
Come attore bisogna sempre stare attenti dalle sue aggreassioni esagerate, che si mangiano i personaggi
Cambiamento di registro, e la prova non lascia perplessi, anche se non siamo abituati a vederla in queste vesti
Ottima partecipazione,è inutile è una grande attrice, i suoi sguardi vengono carpiti bene dalla cinepresa, ma anche da noi spettatori
Buon direttori di attori, che magari esagerano nella loro partecipazione, come numero, ma un po' cialtrone nella sceneggiatura per colpa di un concetrato autobiografismo eccessivo
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