Regia di Sergio Rubini vedi scheda film
Sergio Rubini,come regista,ha sempre cercato di fare dei film molto personali,legati alle sue origini pugliesi,tranne che nella sua regia meno attinente alle altre,"Prestazione straordinaria",costruito dando occasione alla coppia formata con l'allora moglie Margherita Buy:in questa chiave,"L'amore ritorna" è forse il suo lavoro più proprio e figlio di un'esperienza vissuta,dato che tratta di un attore di successo che incorre in un periodo di degenza all'ospedale,nel quale fa il punto della situazione della sua esistenza.Si parla della crisi di un uomo che scopre di non essere più giovanissimo,e della lezione di umiltà che persone lasciate un pò perdere gli danno,come l'amico-compaesano(interpretato dallo stesso Rubini),il padre che scrive piccole poesie,l'ex-moglie (la stessa Buy):le partecipazioni al cast di tanti nomi di vaglia sono quasi tutte degne di nota(impagabile Michele Placido nel breve ma importante ruolo di un medico),e Giovanna Mezzogiorno che rifà,praticamente,Asia Argento,con la quale Rubini ebbe una relazione dopo la fine del matrimonio ,conferma la straordinaria attitudine della protagonista de "La finestra di fronte" a recitare la parte della capricciosa e rompiscatole.Semmai,non perfettamente a fuoco risulta Fabrizio Bentivoglio,stranamente,che appare meno convincente che altrove:"L'amore ritorna",è un film forse troppo frammentario,episodico,qua e là anche troppo laccato.Ma il sapore di vero gli fa guadagnare simpatia,e la storia del "fantasma" affettuoso della cugina della madre del protagonista,è un felice intervento di sceneggiatura e regia.
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