Regia di Roger Avary vedi scheda film
Non fosse per l'altalenante livello ritmico, il "buon" giudizio sarebbe pieno. Si tratta di un film interessante e gradevole, soprattutto stilisticamente fascinoso. Ci sono quelle due-tre sequenze che lasciano a bocca aperta tanto sono accattivanti e coinvolgenti: la sequenza iniziale play-rewind-play..., forse la scena del suicidio, sicuramente il racconto del viaggio in Europa (accidenti, mai visto un racconto così condensato in poche decine di secondi risultare tanto chiaro e suggestivo! La superiorità del cinema...). Quasi il tema passa in secondo piano rispetto allo stile, quasi si avverte la convenzionalità mascherata dei personaggi... quasi, solo quasi, il tutto funziona alla grande lo stesso.
Buona accompagnatrice.
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