Regia di Andrzej Zulawski vedi scheda film
DIVISI A BERLINO
In una Berlino tagliata in due, un uomo e una donna si amano di un amore distruttivo. Dalla nevrosi si passa alla schizofrenia e dalla nera follia il rapporto sfocia nel orrore soprannaturale. Tallonando i due con la cinepresa a braccio, gettandoli uno contro l’altro in uno stato di penosa tensione emotiva, Zulawski riesce a raccontarci un convincente, sulfureo inferno di coppia. Ma le ambizioni del regista vanno ben oltre; la coppia non è che la prima cellula di un mondo impazzito dove persino la fede in Dio può essere confusa con la ricerca del piacere. Più il film cerca di volare alto più diventa confuso, incoerente e gratuito e nel gioco sottile tra reale e irreale Zulawski fa cilecca; non è Polanski chi vuole. Il duello tra i due protagonisti però ha momenti notevoli e I. Adjani si è calata nel personaggio con un coraggio e un talento non comuni, riservandoci qualche momento forte anche quando il film è ormai irrimediabilmente compromesso.
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