Regia di Dominique Forma vedi scheda film
Sfizioso thrillerino di serie B, tratto da una vicenda realmente accaduta (con tutti i dubbi del caso: la storia dell'aneddoto orecchiato dal regista in una bettola malfamata mi sa tanto di bufala promozionale) e diretto da un esordiente... che tale è rimasto, dal momento che dal 2001 ad oggi se ne sono letteralmente perse le tracce. La pellicola di Dominique Forma (anche sceneggiatore assieme a Daniale Golka e Amit Mehta) è il classico filmetto "vorrei ma non posso", con tante pretese ma con scarsissimi mezzi per realizzarle e della cui esistenza qualcuno (ma non tantissimi) si è accorto soprattutto grazie al colpaccio di aver coinvolto nel progetto un grande interprete come Jeff Bridges che, pur bravissimo come sempre, in effetti, in un cast dignitoso ma composto prevalentemente da qualche buon caratterista (R. Lee Ermey, Bob Gunton, il cantante hardcore-punk Henry Rollins) e tanti sconosciuti giovani attori, fa un po' la figura del proverbiale elefante nella cristalleria. Il filmetto è gradevole ma non convince fino in fondo: la storia è ben congegnata (anche se piena di incongruenze) ma non riserva particolari sorprese e qui e là strappa qualche sbadiglio, l'approfondimento dei personaggi è del tutto inadeguato (molti restano appena abbozzati o escono di scena improvvisamente senza un vero perché), il finale è letteralmente tirato via. In definitiva il classico tre stelle, senza particolare infamia e senza particolare lode.
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