Regia di Sergio Castellitto vedi scheda film
Nelle ore d'angoscia passate dietro la sala operatoria nella quale giace sua figlia, un affermato chirurgo (Castellitto) ripercorre una fase tragica della sua vita, quella in cui - da marito insoddisfatto - cercò rifugio e amore tra le braccia di una povera ragazza di suburra (Cruz). La donna viene dapprima mostruosamente violentata (imperdibile la descrizione dello stupro data che Margaret Mazzantini, l'autrice del libro da cui è tratto il film), quindi blandita, ingravidata e infine muore sotto i suoi stessi ferri chirurgici nel disperato tentativo di salvarle una vita da una setticemia provocata da un aborto fatto clandestinamente. L'uomo ripercorre gli abissi dell'anima con immane sgomento.
Castellitto traduce il best seller scritto dalla moglie in un film crudo, nel quale la disperazione e l'inquietudine esistenziale del protagonista vengono riprodotti su pellicola attraverso un montaggio complesso, la furia di un'esistenza "sbagliata" mostrata tramite le esplosioni d'ira di un uomo che potrebbe avere tutto e che si ritrova a sperare che qualcosa, nell'esistenza della figlia, gli rimanga ancora. Nella colonna sonora è inserita la magnifica If it be your will, di Leonard Cohen.
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