Regia di Frederick Wiseman vedi scheda film
Titicut Follies di Frederick Wiseman (1967)
Uno dei più importanti documentaristi di tutti i tempi si cimenta nella sua opera prima in cui lo spettatore rimane inerme di fronte a un codice narrativo e tecnico così nuovo e innovativo,il tutto accompagnato da un costante shock che accompagna lo spettatore per tutta la durata della pellicola. Scandaloso come pochi,il film di wiseman mostra la vita all'interno di un manicomio americano da parte delle folli e impazzite istituzioni e i reclusi completamente inermi. Wiseman mette in chiaro sin da questo film tutta la sua poetica basata sul mostrare e non sul raccontare una determinata narrazione,infatti si ha la costante sensazione di stare guardando "azioni" senza sceneggiatura. Il documentarista inizia una vera e propria epopea che continua ancora oggi sullo stato americano ma soprattutto delle istituzioni che lo controllano che preferisce semplicemente mostrare e mai giudicare. L'autore muove la sua macchina da presa all'interno degli angusti corridoi del manicomio dove tutto è possibile e niente passa inosservato dall'occhio chirurgico del regista. Quello di wiseman è un cinema che riprende a piene mani l'avanguardia russa. Pur non centrando direttamente con il film in questione il documentarista contemporaneo cinese Wang Bing nel 2013 mostrò al mondo un altro capolavoro di infinito spessore che sulla struttura puramente narrativa ricorda molto da vicino l'opera wisemaniana. Il gigantesco "Feng Ai".
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