Regia di Kevin Costner vedi scheda film
Ci sono brani straordinari di cinema in "Terra di confine",terza regia di Kevin Costner.Un finale eccessivamente dilatato e qualche arzigogolo nei dialoghi sono i nei che saltano di più all'occhio,ma "Open range" è un western neoclassico di spessore:il respiro dato alla macchina da presa,con i dolly fieri,i paesaggi ripresi esaltandone la bellezza,le rughe sulle facce,tracce di vita vera,sono la prova che forse il Costner regista,tre prove in tredici anni,è un cineasta che vorremmo vedere più di frequente al lavoro,e sì che quella del mandriano-pistolero coprotagonista di questa pellicola è una delle migliori interpretazioni della star di "Balla coi lupi".Il film giunge ad uno scontro finale che richiama molto la leggendaria sfida all'Ok Corral,per la collocazione e per lo svolgimento,ma resa molto più lunga,con spari dal sonoro stordente:e rimangono negli occhi quelle nottate scroscianti di pioggia,quei paesani in fuga alla notizia che le pistole faranno rumore di lì a poco,quella sparatoria fragorosa alla quale prendono parte quasi tutti gli uomini della comunità."Terra di confine",che ha riscosso un meritato successo in USA,è un western denso,con tempi da cinema del passato,personaggi scavati a fondo e momenti di tensione ben coordinati.Un buon cast aiuta Costner a rendere il film di buona qualità,vanno ricordati almeno Annette Bening,bella e vissuta,e Robert Duvall,che dà un taglio personalissimo al suo "Boss".
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