Regia di Kevin Costner vedi scheda film
Uno pensa vediamo il seguito di "Balla coi lupi", e infatti così sembra per almeno dieci minuti. Però lì c'era Due Calzini, c'era tatanka, Alzata con pugno che sembrava evocare Che Guevara eccetera. Qui invece c'è un vecchio logorroico e bisbetico che sembra il colonnello Kilgore un po' rincoglionito. E poi c'è la mogliettina del dottore che scambia occhiate audaci con il bel Kevin Costner. Ops no, a un certo punto si scopre che non è la moglie, ma la sorella: ma tu guarda, aspettava lui. Poi c'è questo villaggetto nel sedere del mondo nel quale il medico guarisce praticamente tutti e l'emporio vende addirittura cioccolata svizzera e sigari cubani! Il negoziante avrebbe potuto tirar fuori da un barattolo del caffè brasiliano, fare una pizza napoletana e magari un piattino di nidi di rondine o riso alla cantonese. Qualcuno dovrebbe dire a Costner che il western è stato un bell'uomo e lui sta disseppellendo un cadavere putrefatto. Gli attori sono tutti bravini, adatti ai ruoli, le musiche sviolinano al momento opportuno, insomma non manca niente. Anzi, c'è più di quel che dovrebbe esserci. Della serie: qui nel lontano West non ci manca niente, basta che non ci rompiate i coglioni. Ah, bella la sparatoria finale. Non manca nulla nemmeno lì: Duvall mostra addirittura pietà per il cattivo, ma si dimentica di dire una preghierina insieme a lui.
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