Regia di Giovanni Veronesi vedi scheda film
Non sono un simpatizzante del regista Giovanni Veronesi, né tanto meno dei teen movies!! Ma non nego di aver trovato in questo film molti aspetti positivi che lo rendono una piacevole commedia, fresca e con una rappresentazione sincera, autentica e un po' goliardica del modo di vivere dei maturandi! E poi le immagini dell'isola di Santorini mi sembrano davvero bellissime!!
Ho sempre pensato che l'esame di maturità fosse un varco importante, non tanto per l'esame in se, ma per l'indirizzo che dai alla vita nei giorni immediatamente successivi; la “maturità” intesa come periodo della giovinezza rimane un bivio dal quale può dipendere la vita futura, un crocevia di opportunità che ti portano a tante destinazioni, tutte diverse, dalle quali può dipendere l'intera esistenza. Da questa premessa ritengo che la domanda che da il titolo al film sia quanto mai opportuna; in linea con il titolo la storia che ci racconta il regista mi sembra una sincera raffigurazione di ciò che siamo stati molti di noi ai tempi della maturità.
I protagonisti sono Matteo, Paolo e Manuel, tre diciannovenni che hanno appena terminato l'esame di maturità. Ognuno è vittima delle proprie incertezze e debolezze.
Matteo (Silvio Muccino) ha una burrascosa relazione con Carmen (Violante Placido), una ragazza molto più grande di lui e di cui è perdutamente innamorato. Carmen lo tratta come un giocattolo giudicandolo un ‘piccolo’ uomo immaturo, mostrandosi estremamente volubile nei suoi confronti.
Paolo (Giuseppe Sanfelice), molto bravo a scuola, è un ragazzo timido e ben educato che però ha il futuro già segnato dai propri genitori.
Manuel (Elio Germano) è il classico ragazzo di borgata, un po' ribelle e troppo stanco della madre, rimasta prematuramente vedova; non vuole lavorare nel negozio di animali del padre defunto, teme di puzzare di mangime per animali e sembra nascondere una vulcanica rabbia, derivatagli un forte senso d’insoddisfazione e paura di cadere nella mediocrità.
Sapendo che Carmen andrà in vacanza sull'isola di Santorini, Matteo inganna i suoi amici dicendo che il viaggio in Grecia sarà il luogo in cui "conoscere finalmente loro stessi", così convince i suoi due amici ad imbarcarsi con destinazione l'isola. Lungo il tragitto in traghetto, i tre incontrano due ragazze particolarmente attraenti, Bea e Monica. In una settimana succederanno molte cose, che cambieranno per sempre le vite dei tre protagonisti e li aiuteranno a crescere e maturare.
Il film pizzica le corde giuste ... La storia e il viaggio dei tre maturandi ripercorre episodi di vita molto comuni allo spettatore, nei quale quest’ultimo ci si ritrova parecchie volte. Rimane sempre una storia leggera, fresca, anche originale e mai banale. La fotografia sull’isola di Santorini, con quella splendida luce bianca, crea un atmosfera davvero suggestiva.
Il film tratteggia la vita e i dubbi di una classe sociale giovanile circoscritta, una borghesia capitolina medio-alta dove anche l'abito apparentemente più semplice è firmato e dove la banalità è un mezzo di integrazione. Questo rimane forse il limite più significativo del film.
Gli interpreti mi sono sembrati piuttosto credibili ed efficaci.
Forse tra i teen movies made in Italy, “Che ne sarà di noi” rimane un buon film per rivivere in modo disincantato le atmosfere ‘febbrili’ di uno dei migliori periodi della vita.
Voto: 7,5
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